“Sai, ti stavo pensando. Spero di vero cuore che al più presto uscirò, così ti faccio saltare in aria. Ora lo dico a tutti, che se qualcuno esce prima di me ti deve sparare 10 colpi tutti in bocca, a te e a tutta la tua razza di merda”: queste le parole rivolte da Giovanni Cellurale, ergastolano del clan dei Casalesi, al direttore responsabile di Cronache di Napoli e Caserta Maria Bertone, attraverso una lettera spedita dal carcere di Palermo dove è detenuto. Minacce di morte per le quali il pm della direzione distrettuale Antimafia Fabrizio Vanorio ha chiesto il rinvio a giudizio del 50enne di Aversa, bidognettiano della fazione dei Caterino di Cesa, ritenuto colpevole anche di omicidio: l’udienza preliminare davanti al giudice Chiara Bardi del tribunale di Napoli è stata fissata per il prossimo 29 marzo.
"Piena solidarietà al direttore Bertone e alla redazione del quotidiano per questa inaudita aggressione. Purtroppo - afferma il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli - viviamo in un momento storico in cui i camorristi, i mafiosi, la criminalità in generale si sente molto forte.
Le minacce pubbliche di questi soggetti oramai all'ordine del giorno. Sono violenti, arroganti, sprezzanti verso ogni regola. Non esistono mediazioni con questi soggetti vanno abbattuti e resi inermi con la massima determinazione possibile.
Sottrargli ogni bene, farli rimanere in carcere tutta la vita, levargli la patria potestà sono le uniche azioni concrete che possono invertire la tendenza e sostenere le persone perbene che troppo spesso vengono lasciate sole"