Amara scoperta a Casa don Diana, contro la porta finestra del primo piano sono stati esplosi dei colpi. Sono in corso i rilievi dei carabinieri di Casal di Principe per accertarne natura ed origine. Dal comitato don Peppe Diana: "Attendiamo fiduciosi l'esito delle indagini, intanto andiamo avanti tranquillamente con il nostro operato."
Le reazioni:
“In questa casa, la paura non è di casa. Colpi d’arma da fuoco contro Casa Don Diana, a Casal di Principe. Non avevamo dubbi che i quattro colpi di pistola sparati contro il bene confiscato alla camorra non fermeranno la battaglia per liberare quelle terre dalla dittatura della camorra perché, anche negli anni del terrore, hanno resistito donne e uomini alla prepotenza e alla violenza criminale.
Attorno alla figura e al sacrificio di don Peppe Diana, il parroco ucciso dalla camorra, è nato e cresciuto il seme della bellezza e del riscatto. Noi siamo tutti casalesi e la camorra è una montagna di merda”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.
Il sindaco Renato Natale: "L'episodio, che immediatamente qualcuno definisce "Una ragazzata", è di estrema gravità. Casa don Diana è simbolo dei processi di riscatto di questa Città; prima la mostra degli Uffizi, a dare il segno della rinascita, e poi le centinaia di iniziative per la legalità, ma anche per la cultura, per i giovani etc. etc. Quel luogo è oramai punto stabile di riferimento di decine di Organizzazioni sociali. Certo può essere stato il gesto di qualche ragazzo desideroso di fare solo un po' di danno, ma questo non sminuisce la gravità del gesto. Sul posto c'erano già i carabinieri a svolgere le loro indagini e sono sicuro che la loro professionalità porterà in tempi rapidi a risultati e sapremo chi è l'autore dello gesto. Intanto però facciamo sentire agli amici del Comitato don Diana la nostra vicinanza e l'invito a continuare tranquillamente e con serenità la loro azione."