È di oggi la notizia che il personale di polizia penitenziaria operante presso la casa di reclusione di Carinola ha rinvenuto circa 50 grammi di sostanza stupefacente di tipo hashish, abilmente celata nella cucitura elastica di un pantalone di tuta, il tutto contenuto in un pacco destinato ad un recluso.
A darne notizia è Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato polizia penitenziaria: “Nonostante la Casa di Reclusione di Carinola negli ultimi giorni abbia visto l'esplosione di una vera e propria emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, che ricordiamo, ha portato via tre Poliziotti Penitenziari, nonostante il ersonale stia operando in modo eroico per contrastare le condizioni emergenziali e sia sottoposto a grande sacrificio, nonostante le numerose assenze dovute ai contagi da Covid-19, nonostante tutto ciò, la guardia resta altissima, lo testimonia il fatto che proprio oggi, questo personale, al quale va tutta la nostra riconoscenza, ha impedito che delle sostanze stupefacenti potessero essere introdotte all'interno della struttura penitenziaria ed entrare nella disponibilità dei delinquenti ivi reclusi.
Sentiamo il dovere di dire grazie ai poliziotti penitenziari di Carinola, così come a tutti quei nostri colleghi che, oggi più che mai, sono costretti ad operare in condizioni di grande difficoltà e, sempre più esposti al rischio contagio da Covid-19, ma, imperterriti, senza esitazione alcuna, non si sottraggono al proprio dovere, facendosi garanti e tutori dell'istituzione che rappresentano e di quei principi di democrazia che sono propri del nostro paese.
Un grazie va anche al nuovo comandante della struttura penitenziaria di Carinola, una giovane Dirigente che, in un difficilissimo momento come questo, ha assunto un onere altrettanto difficile, assumere il comando di una struttura e di un gruppo di Uomini e
Donne che hanno appena perso tre colleghi, tre amici a causa del Covid-19, a lei l'onore e l'onere di ricostruire il senso di fiducia tra il personale ed esser autorevole giuda in un triste momento come questo”.
Un pensiero, continua Di Giacomo, va rivolto a tutti i colleghi che a causa del Covid hanno perso la vita, persone che hanno messo la loro vita a disposizione delle istituzioni e che le hanno servite fino all'ultimo, non sottraendosi, mai, al proprio dovere."