Si nascondeva in una struttura alberghiera di Treviso, l'ultimo componente dell'associazione camorristica operante in Toscana in stretto legame con il clan dei Casalesi.
Si tratta di un 48enne della provincia di Caserta che non ha opposto alcuna restistenza consegnandosi ai finanzieri. Sempre a Treviso le fiamme gialle hanno fermato nelle ultime ore un secondo uomo, sempre del sud e sottoposto ad interrogatorio.
Gli indagati, negli anni scorsi, avrebbero operato sul territorio toscano, sia mediante società impegnate prevalentemente in campo edilizio sia attraverso investimenti nel settore immobiliare.
34 misure cautelari, di cui 4 in carcere, 6 ai domiciliari, 9 obblighi di dimora e 15 misure di interdizione personale con divieto di svolgimento di tutte le attività inerenti l’esercizio di imprese ed il sequestro preventivo agli indagati di beni e disponibilità, anche per equivalente, fino alla concorrenza di circa 8.300.000 euro.
Nel corso dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, alcune delle attività imprenditoriali coinvolte nel sistema fraudolento hanno anche chiesto ed ottenuto contributi a fondo perduto previsti dal decreto rilancio e finanziamenti garanti dallo stato ex decreto liquidità.