Rifiuti: truffa aggravata, sequestrati beni nel casertano

Ditta specializzata nel mirino degli inquirenti

Coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, i carabinieri hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni, pari a 399.732 euro, emesso dal Gip, nei confronti del procuratore speciale di una ditta, con capitale sociale pari a 2.179.000 di euro, specializzata nel settore dello smaltimento rifiuti, ritenuto responsabile del reato di truffa aggravata ai danni del comune di Grazzanise.

Le investigazioni avrebbero permesso di accertare un sistema truffaldino architettato per "gonfiare" il peso dei rifiuti smaltiti allo scopo di lucrare la differenza tra il valore reale e quello falsificato degli stessi.

L'imprenditore, che gia' negli anni 2013-2015 aveva posto in essere la specifica condotta criminosa ai danni dei comuni casertani di Vitulazio e Bellona, dove la ditta era affidataria del servizio smaltimento rifiuti, ha replicato la medesima attivita' illecita ai danni del comune di Santa Maria Capua Vetere per gli anni dal 2013 al 2016, con sequestri tutti confermati nei successivi gradi di giudizio cautelari, e attualmente per il comune di Grazzanise.