Inchiesta disastro Regi Lagni: ora sono in tanti a tremare

Inquinamento ambientale nel casertano, vanno avanti le indagini

L'inchiesta...

Potrebbe riservare nuovi e imminenti sviluppi giudiziari, l'inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere sul disastro dei Regi Lagni nel casertano. Per ora c'è un solo nome sul registro degli indagati.

Nei guai è finito l’amministratore unico e legale rappresentante della Sma Campania, Giuseppe Esposito, per «plurime condotte antigiuridiche in materia di salvaguardia ambientale e gestione non conforme del ciclo dei rifiuti». Gli viene contestata l’ipotesi di reato di inquinamento ambientale, a titolo di colpa, e di gestione illecita di rifiuti.

La settimana scorsa come si ricorderà, vi è stato il sequestro della griglia in cui confluiscono le acque di scolo dei Regi lagni, un impianto che si alimenta con un generatore, che non è attaccato alla rete elettrica, che non viene manutenuto e che, insomma, non è idoneo alla funzione che dovrebbe assolvere.

Le indagini hanno anche rilevato che, senza alcuna autorizzazione, la Sma avrebbe raccolto e smaltito rifiuti provenienti dalla separazione,  di quelli grossolani dalle acque del canale dei regi lagni e di quelli  trattenuti dalla griglia.

Il sindaco di Castel Volturno, Luigi Umberto Petrella, è stato designato dalla Procura quale custode giudiziario dell’impianto. Le prescrizioni del pm: manutenzione straordinaria per la rimozione dei detriti, installazione di sistemi di videosorveglianza e l’allaccio alla rete elettrica.