Immobili di lusso di assoluta sproporzione rispetto alla dichiarazione reddituale e nella disponibilità di due fratelli del boss Michele Zagaria, Antonio e Pasquale, e formalmente intestati alle rispettive mogli.
È quanto hanno scoperto gli uomini della Dia in un’indagine coordinata dalla Dda, che ha portato questa mattina ad un maxi sequestro per un valore complessivo di 3 milioni di euro.
L’attivita' investigativa si è avvalsa di intercettazioni dei colloqui che i detenuti indagati svolgevano in carcere con i familiari, di intercettazioni telefoniche ed ambientali degli indagati liberi e di complessi riscontri di natura bancaria e documentale. Sigilli per un immobile residenziale, ed annesse pertinenze a Casapesenna, risultato essere nella effettiva proprietà di Antonio Zagaria e della moglie Patrizia Martino.
L'immobile, del valore commerciale di oltre un milione di euro al momento dell'acquisto, fu venduto dietro corrispettivo di soli 300mila euro. Una lussuosa villa di proprietà di Pasquale Zagaria e della moglie Francesca Linetti, di un valore di oltre un milione e mezzo di euro, è stata interamente costruita su un terreno estorto dallo stesso Pasquale Zagaria al precedente proprietario, il quale ricevette, contro la sua volontà, 60mila per la compravendita.
Tra i beni sequestrati anche un esercizio commerciale di vendita al dettaglio di capi d'abbigliamento, risultato essere nella effettiva proprietà di Carmine Zagaria e formalmente intestato alla moglie Tiziana Piccolo.
Le tre cognate del capoclan dei casalesi sono state sottoposta alla misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Casapesenna nell'ambito dello stesso procedimento penale, in quanto indagate per il delitto di ricettazione. Per i fratelli, invece, l'ipotesi di reato di trasferimento fraudolento di valori.