Minorenni dei centri d'accoglienza costrette a prostituirsi

16enni nigeriane venivano fatte sbarcare e affidate ai centri d'accoglienza e poi messe in strada

Caserta.  

Costringevano ragazze minorenni, ospiti dei centri d’accoglienza, a prostituirsi. Per questo motivo quattro nigeriani, tre donne e un uomo, sono stati arrestati in provincia di Caserta nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Catania, sulla tratta di donne che venivano fatte arrivare in Italia per poi essere avviate alla prostituzione. In manette una 42enne, Helen Ihama, suo fratello Eddy di 36, la moglie di questo, Epios, di 31 anni e una donna di 26 anni, Juliet. Sono accusati, a vario titolo, di concorso con altri soggetti allo stato non identificati in Nigeria e in Libia, di tratta di persone, reato pluriaggravato dalla transnazionalità e dall’aver agito in danno di minori, esponendo le persone offese ad un grave pericolo per la vita e l’integrità fisica.

Una minorenne, partita dalla Nigeria sotto la falsa promessa di un lavoro in Italia, era stata sottoposta a rito vudù una volta arrivata in Italia, impegnandosi a restituire 20mila euro, ed era stata portata in un centro d’accoglienza in Sicilia, poi avviata alla prostituzione.
Dalle indagini è emerso che la stessa sorte toccava ad altre minorenni, ospiti di centri d’accoglienza e poi costrette a prostituirsi in strada.