Voleva comprare un motorino e si è ritrovato in una storia di ricatti che in solo tre mesi gli ha portato a versare ai presunti aguzzini la somma di 60mila euro.
È l’incredibile vicenda capitata ad un ragazzino di appena 16 anni di Teano. Davanti all’istituto da lui frequentato, il ragazzino nel 2017 conosce Umberto Loffredo, 37 anni, che gli propone la vendita di un motorino a soli 50 euro. Il 16enne, convinto di trovarsi di fronte ad un affare, decide di dare i soldi richiesti per la vendita del motorino, più altri 50 euro che gli erano stati chiesti per il fantomatico meccanico che Loffredo gli presenta, ovvero Luigi Carderopoli, 41 anni, che avrebbe dovuto aggiustarlo prima di poterglielo consegnare. Secondo gli inquirenti, i guai per il 16enne iniziano da quel momento. I due, infatti, approfittando della giovane età del ragazzo e della sua inesperienza, il giorno della consegna del motorino lo chiamano al telefono raccontandogli che il motorino era stato sequestrato perchè sprovvisto di assicurazione e in più era stata trovata all’interno della droga. Da quel momento iniziano le minacce vere e proprie da parte dei due che iniziano a chiedere soldi per mantenere il silenzio.
“Dacci i soldi altrimenti andiamo dai carabinieri e diciamo che la droga era tua”, questi i messaggi arrivati sul telefono della vittima che, impaurita delle conseguenze, consegna una prima somma, quasi duemila euro, ai due per poi versare altre “rate” che raggiungeranno la somma di 60 mila euro in soli 3 mesi. Soldi che il minorenne prendeva da una cassaforte custodita in soffitta dai genitori, che servivano per l’acquisto di un locale commerciale.
Quando le minacce iniziano ad essere più pesanti, ovvero quando i due iniziano a dire al ragazzino che si sarebbero rivolti agli assistenti sociali per allontanarlo dalla famiglia, quando hanno minacciato di far del male non solo a lui ma anche alla sorella e ai genitori, il 16enne trova la forza di raccontare tutto al padre che lo accompagna, nel dicembre del 2017, dai carabinieri di Teano per sporgere denuncia.
Stamattina, a seguito dell’indagine coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, Loffredo e Carderopoli sono stati arrestati per concorso in estorsione continuata aggravata dall’aver cagionato alla persona offesa un danno patrimoniale di rilevante entità