"Estorsioni a sfondo sessuale e usura: numeri da allarme"

Sempre più persone cadono nella rete del gioco d’azzardo: in prefettura vertice con i Procuratori

Caserta.  

Semplificare in modo tale da dare certezze a chi denuncia per avere la massima credibilità e quindi sollecitare a denunciare. È questo l’elemento fondamentale sul quale stiamo lavorando”. Così il sottosegretario Luigi Gaetti in Prefettura a Caserta durante la conferenza stampa dopo aver tenuto una serie di incontri su usura e antiracket nel corso della giornata.

“Dall’incontro avuto con i capi delle procure di Santa Maria Capua Vetere e Napoli Nord - ha detto Gaetti - è emerso che c’è sul territorio una tendenza di estorsioni anche a sfondo sessuale, intimidatorie. Mentre per quanto riguarda l’usura bisogna dire che non solo colpisce coloro che sono in difficoltà economica, ma soprattutto coloro che cadono nella rete del gioco d’azzardo. Proprio per contrastare il gioco d’azzardo nell’ultimo decreto abbiamo inserito che si potrà giocare solo con la tessera sanitaria, ma non bisogna dimenticare che il problema è che ci sono anche interessi economici in ballo con accordi presi con Governi precedenti”.

Secondo i dati indicati in conferenza stampa, nel 2017 e 2018 ci sono state 14 denunce per usura; intorno ai 400 invece quelle per estorsione per ciascuno dei due anni.

“È chiaro - commenta Gaetti - che bisogna rendere l’iter amministrativo per poter accedere ai fondi più semplice, ma soprattutto fare in modo che la gente denunci sapendo che non verranno lasciate sole: dobbiamo ottimizzare e velocizzare con nuovi iter il tempo dalla presentazione della domanda all’accesso fondi”.

 Con il sottosegretario in prefettura, presente anche Annapaola Porzio, commissario straordinario del Governo antiracket e anti usura che ha sottolineato come dagli incontri è emerso la necessità di “attrezzare con metodi più moderni la lotta all’usura e al racket”.

Il sottosegretario ha annunciato anche un’importante novità sul problema legato al riconoscimento e risarcimento di alcune vittime innocenti di camorra legato alla legge sulla parentela fino al quarto grado. “C’è in atto un lavoro sulla legge del quarto grado - ha annunciato - che non permette di riconoscere i risarcimenti alle vittime innocenti di camorra, che affiderà ad una valutazione tecnica da parte della polizia giudiziaria caso per caso. È giusto - ha concluso Gaetti - che venga valutato caso per caso se effettivamente tra queste persone, pur essendoci una parentela, ci sia poi una reale frequentazione”.