di Mena Grimaldi
“Pensavo di aver preso un palo”. Così si è giustificato durante l’interrogatorio Antonio Corvino, il 41enne di Caserta fermato questa notte dai carabinieri di Aversa con l’accusa di aver investito ieri i due immigrati ventenni che percorrevano in bicicletta la SS7Bis, all’altezza di Teverola. I militari dell’Arma, in collaborazione con la Polizia di Stato, coordinati dalla procura di Napoli Nord, sono arrivati all’uomo grazie ad una capillare ricerca in tutte le carrozzerie prima della zona aversana e poi proseguendo sul Casertano.
Proprio parcheggiata fuori ad una carrozzeria di Caserta, i carabinieri hanno notato una Bmw X3 con evidenti segni di un incidente che presentava in un punto tracce di sangue e pezzi di brandelli del pantalone di uno dei due ragazzi morti investiti. Il 41enne, con precedenti per furti, rapina e truffa, è stato rintracciato mentre era a casa dei genitori.
Portato in caserma questa notte, durante l’interrogatorio ha raccontato che la notte precedente stava percorrendo la SS7Bis quando improvvisamente ha sentito un botto e ha proseguito la corsa perchè pensava di aver preso un palo, aggiungendo che si sarebbe fermato dopo qualche minuto perchè aveva forato una ruota e di essersi fatto aiutare da alcuni passanti, ma poichè la macchina non partiva avrebbe chiamato un carro attrezzi facendola portare nella carrozzeria dove poi è stata trovata parcheggiata fuori.
Corvino ha rifiutato di sottoporsi ai test per droga e alcol.