Sono sei le stanze della Reggia di Caserta sono state sequestrate dopo il crollo avvenuto domenica scorsa nella "Stanza delle dame" dove, come si ricorderà, alcuni pezzi di intonaco dal soffitto del vano finestra si erano staccati. I sigilli sono stati apposti dai carabinieri della Compagnia di Caserta su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha aperto un fascicolo, per ora a carico di ignoti. “Omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina”, l'ipotesi di reato. Saranno, dunque, chiuse al pubblico la stanza dove è avvenuto il crollo e le cinque che la precedono lungo il percorso solitamente visitato dai turisti.
Sulla pagina facebook della Reggia, la direzione interviene e spiega: “Oggi la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha disposto il sequestro della Sala delle Dame nell’ala settecentesca dell’appartamento reale e, a scopo cautelativo, delle cinque sale che la precedono lungo il percorso di visita. Il provvedimento è seguito al sopralluogo effettuato martedì scorso dai Vigili del Fuoco.
Da domani la visita degli appartamenti storici avverrà dunque seguendo un percorso alternativo.
La Direzione della Reggia sta procedendo ad avanzare istanza di dissequestro provvisorio delle citate sale per proseguire l’intervento di restauro già avviato a partire da lunedì.
Fin da lunedì infatti il museo aveva avviato un pronto intervento per provvedere alla conservazione e catalogazione dei frammenti di intonaco distaccatisi dall’intradosso della piattabanda del vano finestra e, in via cautelativa, alla verifica dello strato di adesione dell’intonaco nei vani finestra del prospetto meridionale dell’appartamento storico e negli intradosso voltati delle sale adiacenti.
Il pronto intervento affidato a un restauratore specializzato ha confermato l’ipotesi iniziale che attribuiva lo strato di intonaco distaccato ad un rifacimento tardo, presumibilmente successivo al terremoto del 1930 o al periodo della seconda guerra mondiale. La causa del distacco dell’intero strato di finitura deve essere infatti presumibilmente individuata nella scarsa adesione dello strato di calce all’arriccio preesistente, dato che nello strato di preparazione della piattabanda in muratura rimasto in sito non si rilevano né macchie di umidità né lesioni”.
Al.Fa