Come in Totò truffa, a Casal di Principe avevano organizzato un front-office simile, in ogni dettaglio, a quelli cui, ahinoi, siamo abituati a varcare quando le tasse e i ritardi incombono. Agli avvisi di "mora" pure avevano pensato, con logo e linguaggio burocratese perfettamente imitato. La perentorietà e il riferimento alla recente normativa di riforma hanno dato il colpo di grazia: a decine si sono presentati per chiedere notizie circa debiti inaspettati. A decine hanno pagato. Ieri il blitz della Finanza che ha scoperto tutto. Militari del Gruppo di Aversa hanno sequestrato gli uffici di un "centro raccolta servizi previdenziali".
L'artefice del riuscitissimo raggiuro, si è scoperto, è stato il consigliere comunale Vincenzo Simeone. Questi, che è anche consigliere provinciale, è stato indagato nel febbraio scorso per voto di scambio, in relazione ad un'indagine anticamorra relativa al clan Bidognetti di Casal di Principe; per la Dda di Napoli, Simeone avrebbe fatto assumere l'esponente del clan Vincenzo Bidognetti nell'azienda edile del fratello in cambio di voti.
Nonostante il grave addebito e le cariche pubbliche ricoperte, Simeone avrebbe pero' continuato a delinquere, mettendo in piedi, tra fine aprile ed inizio maggio, una truffa che ricorda quelle fatte da Toto': quando i finanzieri del Gruppo di Aversa, guidati da Danilo Toma e coordinati dalla Procura di Napoli Nord, sono arrivati in via Circumvallazione 100, nel "centro raccolta servizi previdenziali" c'erano il solo Simeone, che tra l'altro, è emerso, non possiede alcuna qualifica o competenza per svolgere tale attività. All'esterno dell'ufficio c'erano invece una quindicina di persone in fila in attesa di ricevere la consulenza.
L' ipotesi di reato ipotizzato è di truffa e usurpazione di funzioni pubbliche relativamente all'invio a dozzine di residenti nei comuni dell'Agro Aversano di comunicazioni riportanti logo e intestazione dell' Agenzia delle Entrate. Le indagini sono partite nel maggio scorso a seguito di una segnalazione dell'Agenzia delle Entrate di Aversa, a cui un ignaro cittadino si era rivolto esibendo un falso avviso recante l'intestazione e il logo dell'Agenzia delle Entrate.
Con tale missiva che aveva come oggetto "debiti pregressi Equitalia della Riforma Fiscale Anno 2017" i contribuenti venivano "convocati" presso il predetto ufficio di Casal di Principe per la definizione di proprie posizioni debitorie. Le indagini finora condotte hanno consentito di accertare la falsita' delle predette comunicazioni ed ipotizzare un tentativo di truffa ai danni di decine di ignari contribuenti che venivano indotti a versare somme di denaro per definire le proprie posizioni debitorie nei confronti dell'Erario e scongiurare pertanto azioni di pignoramento nei loro confronti.