Due fratelli albanesi, Indrit e Idajet J., di 29 e 38 anni, sono stati fermati dai carabinieri della stazione di Valle di Maddaloni poiché destinatari di un provvedimento di fermo della procura di Santa Maria Capuavetere, poiché gravemente indiziati dei reati di estorsione, furto aggravato e ricettazione.
In particolare, dalle investigazioni è emerso che, nel marzo dello scorso anno, uno dei due fratelli si era introdotto in un'abitazione di Maddaloni rubando 2.020 euro, 2 telefoni cellulari marca Samsung, un tablet, alcuni monili in oro ed un furgone. Poi contattando telefonicamente la vittima del furto, chiedeva 3000 euro per la restituzione della refurtiva, invitando la vittima a mettersi d'accordo con il fratello per la restituzione.
Nella stessa notte l'uomo aveva tentato di introdursi in un altro appartamento a Giugliano, ma senza riuscire a rubare nulla poiché il proprietario dell'abitazione aveva allertato le forze dell'ordine. Sequestrata, in questo caso, l'auto usata per il furto, rubata qualche giorno prima a Terzigno, e parte della refurtiva del precedente colpo.
Le investigazioni sono state condotte attraverso l'analisi delle celle telefoniche, intercettazioni telefoniche e perquisizioni domiciliari che hanno permesso di acquisire ulteriori gravi indizi e di verificare l'esistenza di un effettivo pericolo di fuga degli indagati, essendo i due in procinto di rientrare in Albania. Espletate le formalità di rito, i due fermati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.