Estorceva denaro agli imprenditori agricoli. Un'attività illecita che secondo l'accusa si celava dietro servizi di guardiania all'interno delle aziende agricole. Il tutto con minacce implicite “derivanti dalla sua intraneità al clan dei casalesi, fazione Schiavone”. Verte su questo l'indagine della Dda di Napoli, condotta dai carabinieri della Stazione di Grazzanise che questa mattina hanno arrestato Mario S., 58 anni, della provincia di Caserta.Estorsione aggravata dal metodo mafioso, questa la pesante accusa nei suoi confronti, che ha portato il gip del Tribunale di Napoli a firmare l'ordinanza di custodia cautelare chiesta dai magistrati della Dda al termine delle indagini partite a luglio del 2015 e che si sono concluse a gennaio scorso.
Secondo gli investigatori diversi imprenditori agricoli – sono tre i casi finiti al centro dell'inchiesta – di Grazzanise e Santa Maria la Fossa erano costretti dall'indagato “ad ottemperare ad un pagamento di un servizio di guardiania, la cui rata variava a seconda dell'estensione dei terreni”. Un servizio che in realtà, spiegano gli inquirenti era una “estorsione di durata”, tanto che gli imprenditori agricoli che non “accettavano” il servizio di vigilanza “avrebbero subito conseguenze al raccolto e all'attrezzatura agricola”. Tanto è che nell'azienda di una delle vittime in soli quattro mesi sono stati messi a segno due attentati incendiari che avevano distrutto altrettanti fienili dove erano state sistemate centinaia di balle di fieno, foraggio per gli animali.