«Troppe lotte per tenere in piedi il mio caseificio».Si uccide

Franco Leuci si è tolto la vita sparandosi nel suo caseificio

In una lettera il perché del suo gesto disperato: troppi controlli e burocrazia. Impossibile lavorare così

Casagiove.  

Si è tolto la vita nel suo ufficio con un colpo di pistola alla tempia all’età di 77 anni. Franco Leuci è stato trovato senza vita nella sua azienda, un noto caseificio di Casagiove. Messaggi di cordoglio sono arrivati da tutta Italia per quel decano del commercio, quel lavoratore alla vecchia maniera, quel signore dell'impresa che ha reso grande il nome della mozzarella casertana nel mondo.

Avrebbe scritto una lettera Franco, indirizzata alla famiglia, spiegando le ragioni del gesto. Leuci avrebbe scritto di essere stanco dopo sessanta di attività e di lotte per tenere in piedi il suo negozio. Avrebbe detto di sentirsi oppresso dalla burocrazia, dai controlli, da un sistema diventato opprimente. Un vero signore Franco Leuci (foto fonte facebook, ndr). Il lavoro di una vita che all'improvviso sarebbe diventato impossibile. L'esasperazione e la scelta più tragica. Fino all’ultimo ha pensato ai propri dipendenti, come riporta il portale vivicasagiove.it: da pochi giorni, infatti, aveva saldato le tredicesime ai suoi lavoratori. I funerali del noto commerciante si terranno nella mattinata di oggi alle 11 e 30 nella chiesa di San Michele Arcangelo, in piazza. La salma giungerà un’ora prima nella chiesa del centro storico, per consentire a tutti di tributargli un ultimo e intimo saluto.

«Arrivederci signor Leuci amico di papà da una vita. Siamo cresciuti mangiando la vostra mozzarella (...) Ricordo quando da piccola venivo con papà a prendere le confezioni da portare agli amici di papà (...) Ci mancherete», posta Annamaria sul social a memoria di un vero signore.