"Nella giornata di oggi il Tar Campania ha respinto il ricorso del decreto di revoca del provvedimento che ha riammesso il sindaco di Amorosi Giuseppe Di Cerbo alla competizione elettorale per il rinnovo dei vertici del Consorzio Sannio Alifano del prossimo 25 settembre. Una doppia figuraccia a testimonianza del fatto che non è mai esistita alcuna giustificazione tecnico-giuridica al sopruso subito da Di Cerbo in quanto l’iniziale estromissione rispondeva a scelte di ordine solo ed esclusivamente politico. Ancora una volta giustizia è stata fatta, il tribunale amministrativo ha dimostrato con i fatti, quanto sostenuto dalla lista «Impegno per il Sannio Alifano» sino ad oggi. L’attuale vertice del consorzio, avrebbe voluto far pagare con un provvedimento assurdo, il fatto che Di Cerbo ha scelto di partecipare ad un progetto di rinnovamento che mette al centro gli interessi del territorio e non la smania di poltrone di qualcuno. «Andiamo avanti a testa alta come abbiamo fatto sino ad ora - le parole di Giuseppe Di Cerbo -. Hanno provato a fermarci in tutti i modi, i qualsiasi modo, sono si sono risparmiati nulla. La sconfitta di quel sistema è ormai imminente, ben avviata. Il prossimo 25 settembre si eleggerà prima di tutto un modello e poi gli uomini che lo dovranno portare avanti. L’inchiesta giudiziaria che ha travolto la provincia di Caserta e che si è abbattuta anche sul consorzio di bonifica, conferma più che mai come una governance nuova sia un’esigenza improcrastinabile per il Sannio Alifano - prosegue Di Cerbo, così come già ribadito in una dichiarazione congiunta con l’avvocato Alfonso Simonelli e il presidente Cia Alessandro Mastrocinque -. Restiamo fermi poi sulla nostra posizione anche sul caso delle “deleghe in bianco“. Lo abbiamo già confermato nei diversi incontri pubblici che stiamo tenendo nel corso di questa campagna elettorale. Invitiamo tutti i cittadini che non hanno firmato la delega in maniera corretta, cioè davanti al segretario comunale, a recarsi a votare per garantire delle elezioni democratiche e trasparenti. Stiamo comunque raccogliendo degli elementi su quanto sta succedendo e siamo pronti a consegnare tutto alla procura della Repubblica». «Il mio appello è rivolto ora ai colleghi sindaci e amministratori della Valle Telesina a non elemosinare una posizione all’interno degli organismi dirigenti del consorzio - rimarca Di Cerbo - le divisioni non possono e non devono più appartenerci. Il mio appello è rivolto ad una riflessione su quello che è stato il lavoro portato avanti in questi anni dall’attuale governance del consorzio, ai disagi e ai disastri generati, anche in termini di occupazione, nella normale attività di gestione di un ente che risulta troppo spesso decisivo per un settore così importante della nostra economia a vocazione decisamente agricola. Al di la degli ultimi avvenimenti eravamo e siamo certi che il consorzio abbia bisogno di una gestione differente che metta al centro le esigenze degli associati e del territorio. Il nostro obiettivo è quello di mettere in campo un modello differente che prenda le mosse dall’associato, dalle sue esigenze, dalla necessità di fronteggiare la crisi congiunturale che si è abbattuta sul comparto agricolo con risposte concrete che partono dalla riduzione delle quote associative e passano per il potenziamento dei servizi. Serve una ristrutturazione complessiva del consorzio che deve diventare sempre più un riferimento degli associati. E’ di questo che vogliamo parlare ed è di questo che parleremo»" così la nota di Impegno per il Sannio Alifano.
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