Cesaro: "Terrae Motus ritrova i suoi spazi"

Grazie all'allestimento di Terrae Motus

Si incrementa così l’attrattività della Reggia, anche grazie alla virtuosa collaborazione con gli studenti della Seconda Università di Napoli che, attraverso un progetto pilota, saranno 'voci narranti' del percorso espositivo.

Caserta.  

“L’attuale gestione della Reggia di Caserta è la migliore risposta a quanti si sono dichiarati scettici sull’adozione di criteri manageriali per la direzione dei luoghi statali della cultura. Questo allestimento di Terrae Motus, finalmente esposto organicamente negli spazi da poco recuperati dall’Aeronautica Militare, ne è un’ulteriore dimostrazione”.

Lo ha dichiarato il Sottosegretario ai beni culturali e al turismo, Antimo Cesaro che oggi ha presentato “Terrae Motus in cantiere. Allestimento provvisorio della collezione di Lucio Amelio”, presso il piano nobile della Reggia di Caserta.

“Il Direttore Felicori, seguendo la sollecitazione del celebre titolo de il Mattino “Fate presto” immortalato da Andy Warhol, ha deciso, per l’appunto con piglio manageriale, di non aspettare i dieci milioni di euro destinati dal PON proprio alla risistemazione definitiva di questi spazi. Al contrario ha scelto di impegnare subito 80 mila euro, tra fondi ordinari e sponsorizzazioni private, per accelerare la rinascita di questa collezione per troppo tempo 'frammentata'. Si incrementa così  l’attrattività della Reggia, anche grazie alla virtuosa collaborazione con gli studenti della Seconda Università di Napoli che, attraverso un progetto pilota, saranno 'voci narranti' del percorso espositivo.

L’obiettivo, condiviso tanto dall’attuale management quanto dallo stesso Mibact – ha concluso Cesaro - è ora di lavorare, di concerto, per rendere ordinaria l’efficienza dei servizi di accoglienza e di fruizione del sito, superando l’incuria che ha regnato per troppi anni. Di straordinario rimane la felice intuizione di Lucio Amelio, che seppe assemblare una raccolta eccezionale di opere intorno al tema terrae motus e la bellezza della Reggia, che abbiamo ereditato e che dobbiamo tramandare intatta e valorizzata alle generazioni future”.

Redazione Ce