La mostra Ars Felix è stata allestita a Casapesenna, nei locali della villa confiscata a Luigi Venosa, affiliato al clan di Casal di Principe, oggi Centro di aggregazione giovanile per l’arte e la cultura. Lo spazio è stato restituito alla comunità dopo un progetto di riconversione promosso da Agrorinasce e finanziato con i fondi del PON “Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno”. «La mostra “Ars Felix” e, in generale, il Centro per l’arte di Casapesenna – commenta Allucci –, sono due esempi virtuosi di come un bene confiscato possa produrre sviluppo sociale, culturale ed economico». Fino al 1 marzo, i visitatori potranno ammirare tante opere.
Redazione Ce