Legalità, giustizia, vittime innocenti delle mafie, società italiana: questi i temi affrontati nel convegno di stamane con Domenico Airoma, procuratore aggiunto presso il tribunale di Avellino nonché vice presidente del “Centro Studi Rosario Livatino".
L’evento, moderato e coordinato da Antonio Centore, docente universitario, rientra nell' ambito delle iniziative che il “Villaggio” promuove già dal 2015 per la diffusione tra i propri studenti della “Cultura della Legalità”.
A fare gli onori di casa, Antonio Caradonna, commissario straordinario del Villaggio dei Ragazzi. Molti i convenuti, fra cui Florinda Bevilacqua, capo di gabinetto del prefetto Giuseppe Castaldo, l’assessore alla pubblica istruzione della città di Maddaloni, Annarita Santangelo, il capitano Raffaele Di Donato, comandante della compagnia dell’arma dei Carabinieri di Maddaloni, Francesco Giaquinto, dirigente del commissariato di pubblica sicurezza di Maddaloni, Marisa Diana, sorella del compianto don Peppe, ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994, e il maresciallo della Benemerita Domenico Di Carluccio.
Fra i relatori anche Paolo Miggiano, giornalista e scrittore antimafia, l’avvocato cassazionista Salvatore Piccolo, studioso della figura di Aldo Moro ed allievo Massimo D’Antona, vittima delle Brigate Rosse; molto apprezzato anche l'intervento di Massimo Vassallo, fratello del compianto Angelo, il sindaco "pescatore" di Pollica ucciso dalla camorra, Fabio De Gemmis, della sezione casertana di “Libera” e Agostino Morgillo del Comitato don Peppe Diana.
“Riprendere il progetto relativo ai percorsi di legalità destinato ai nostri studenti mi rende particolarmente lieto: nel nostro territorio e nella fase che viviamo il rischio della violazione delle regole e delle leggi è sempre alto e costante. I nostri studenti devono ben comprendere che i fenomeni criminali conducono a gravissimi danni di sistema, devastando il presente e il futuro delle nuove generazioni”, ha dichiarato il commissario Caradonna.