Le aiuole dell’ex manicomio “Maria Maddalena” di Aversa sono state trasformate in una discarica a cielo a aperto. A segnalarlo è un cittadino che si è rivolto al deputato dell’alleanza dei Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli e che ha documentato la situazione.“Qui è pieno di abiti usati e sacchi della spazzatura. Vengono dei camion che entrano marcia indietro e scaricano tutto".
“Abbiamo chiesto urgenti interventi di bonifica e indagare sulla situazione. E’ assurdo che venga consentito tutto ciò. Sempre più incivili e delinquenti riducono il territorio ad un’immensa discarica. Bisogna potenziare i sistemi di videosorveglianza e prevedere pene molto più dure per gli sversatori.”- ha commentato Borrelli.
L’ex manicomio si sviluppa su un’area complessiva di 170mila metri quadrati di cui 70mila edificati. Gli edifici all’interno dell’area fanno parte di un complesso di interesse storico-artistico e sono, quindi, sotto regime di tutela della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio.
Sulla struttura è stato di recente presentato un progetto di recupero per la realizzazione di una cittadella della salute in una parte dell’immenso patrimonio immobiliare, in buona parte in disuso, che fu l’ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena, nei fabbricati denominati «Padiglione Puca» e «Padiglione Verga». A realizzarlo l’Asl Caserta, proprietaria dell’immobile, con l’apporto urbanistico del Comune di Aversa. I tempi del proetto sono ancora lunghi, nel frattempo la struttura è abbandonata e aperta ai vandali e ai delinquenti che scaricano rifiuti industriali.
L’obiettivo è quello di recuperare i due edifici e relative aree esterne di pertinenza, riconvertendoli nell’insieme in un moderno Polo Sanitario per attività rivolte a soggetti affetti da disturbi della personalità e da dipendenze, andando a creare una sorta di cittadella della salute, con laboratori di riabilitazione per il reinserimento nel tessuto sociale e produttivo» si legge nel progetto.