Brucellosi: scatta il piano obbligatorio di eradicazione malattie infettive

Regione Campania: tutelare la salute dei cittadini e risollevare il comparto

brucellosi scatta il piano obbligatorio di eradicazione malattie infettive

L'intera filiera istituzionale fa chiarezza su tutti gli aspetti controversi del piano

Caserta.  

Conferenza stampa della Regione Campania sul “programma obbligatorio di eradicazione delle malattie infettive delle specie bovina e bufalina in regione Campania”, alla presenza dei rappresentanti di tutte le istituzioni: ministero della salute, regione campania, istituto zooprofilattico sperimentale del mezzogiorno, istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna “Bruno Ubertini” e istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, con i relativi centri di referenza nazionali per tubercolosi e brucellosi,  Asl Caserta.

«Oggi l’intera filiera istituzionale ha fatto chiarezza su tutti gli aspetti controversi del Piano - afferma l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo - con l’unico scopo di tutelare la salute dei cittadini e cercare di risolvere questo grave problema che attanaglia gli allevatori. Il Programma, condiviso con tutti gli stakeholder, è espressione degli input registrati dagli operatori ed è ispirato da tre principi fondamentali nella direzione tracciata dal presidente Vincenzo De Luca: massima trasparenza, rigore nell’applicazione del Piano e vicinanza agli allevatori, che stanno vivendo un periodo di grande difficoltà.

Resta aperto il dialogo con tutti gli attori per rendere sempre più performante il Piano nella fase attuativa, incoraggiando incontri continui tra operatori Asl e allevatori al fine di favorire una univoca applicazione e comprensione di tutti punti. Le parole d’ordine che guidano la nostra azione sono efficienza, trasparenza e condivisione. Abbassiamo i toni, dunque, e mettiamoci tutti al lavoro».

Il programma già comprende le richieste avanzate dagli operatori di settore, in particolare in materia di vaccinazione, autocontrollo e trasparenza.

«Abbiamo chiarito il punto sulla vaccinazione, prevista nel Piano per i capi dai 6 ai 9 mesi di aziende con focolaio estinto. Per l’avvio della vaccinazione siamo in attesa di autorizzazione da Bruxelles. Abbiamo spiegato che tutte le richieste avanzate dagli operatori sono state inserite nel piano e che, comunque, continueremo a valutare ulteriori proposte migliorative anche nel costituito Comitato trasparenza, che vede tutti gli attori presenti. L’obiettivo è migliorare l’operatività del Piano.

Perfino una nota trasmissione televisiva - conclude l’assessore Nicola Caputo - ha dimostrato che dobbiamo insistere sulle norme di welfare animale e biosicurezza in provincia di Caserta, come è apparso evidente dalle immagini, per arrivare alle cosiddette stalle modello, accompagnando il Piano con misure di ripristino di sostenibilità ambientale dei territori».