"Finalmente una citta' normale" dice il titolare di un negozio di abbigliamento di Caserta che ha riaperto dopo il lockdown. E' stato un lunedi' diverso per il capoluogo della Reggia, che si e' svegliato con un traffico insolito da due mesi a questa parte. Hanno riaperto i battenti parrucchieri, barbieri, centri estetici, le boutique e i negozi di abbigliamento, quasi tutti i bar, eccetto il Gran Caffe' Margherita che aspettera' probabilmente giovedi' per rialzare le serrande; tutti con cartelli che segnalano l'obbligo di mascherine e guanti, il limite massimo di clienti ammessi, e igienizzanti all'entrata. Ancora non c'e' molta gente in giro, e' stata una mattinata piuttosto tiepida ma carica di speranze per le strade cittadine, mentre a Marcianise, al Centro Commerciale Campania, c'era tantissima gente in fila, ma prima di entrare ad ognuno e' stata misurata la temperatura. La Confesercenti di Caserta stima che la riapertura sia stata quasi totale in tutta la provincia; qualche bar, specie tra i piu' grandi, aspettera' qualche giorno in attesa di chiarezza sulla questione dei tavolini. Ci sono pero' anche cartelli di vendesi alle attivita'; non poche quelle che non riapriranno, ma solo nei prossimi giorni si capira' il reale impatto della Pandemia, e si fara' il conto delle attivita' che hanno ripreso e di quelle che non lo faranno. Problemi si registrano inoltre nel capoluogo Caserta per le fiere e i mercati rionali, che ancora non hanno riaperto in attesa del via libera del Comune; stessa situazione a Piedimonte Matese e Alife. Intanto pero' i segnali di normalita' arrivano dalle persone nei bar a gustarsi in caffe', quelle in fila fuori a qualche negozio di barbiere o parrucchiere; poche le code, ci sono le prenotazioni, ma qualcuno si e' comunque presentato. "Non ce la facevo piu' - dice Angelo, pensionato di Caserta - dovevo tagliarmi i capelli e poi il barbiere e' un posto in cui si parla e si passa del tempo". Paolo Di Serio, barbiere del centro del capoluogo, con un dipendente messo in cassa integrazione durante il lockdown, sorride perche' "era necessario ripartire. In due mesi e mezzo - spiega - non abbiamo avuto alcun incasso; per ora io ho ricevuto appena 600 euro, il mio dipendente non ha invece ancora percepito la cassa integrazione. Ma siamo ottimisti: abbiamo gia' oltre cento persone prenotate, riusciremo a soddisfarne una trentina al giorno". Anche nel centro storico, tra corso Trieste e Via Mazzini, hanno riaperto in tanti, come gli storici negozi di abbigliamento; per ora sono quasi vuoti, ma ci si aspetta un maggiore afflusso nei prossimi giorni. Cesare Mandato, di Max Mara, negozio ubicato in Corso Trieste, con tre dipendenti ancora in attesa di cassa integrazione, dice che "sono stati mesi molto duri, confidiamo nei nostri clienti perche' tornino come prima del lockdown"; per ora si spera di attirare clientela con saldi sui capi primaverili, anche se la stagione calda alle porte.
File in centro commerciale: "Finalmente città normale"
La ripresa a Caserta: spuntano però anche i cartelli "cedesi attività"
Caserta.