Il governatore Fontana ringrazia l'Istituto 'Giordani'

Il messaggio del presidente della Lombardia dopo la lettera di vicinanza al popolo lombardo

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Caserta.  

Sono giunti dal Governatore della Lombardia, Attilio Fontana e da sua eccellenza monsignor Franco Agnesi, vescovo ausiliario della diocesi di Milano, i ringraziamenti per il messaggio di 'solidarietà e affetto' verso il popolo lombardo inviato nei giorni scorsi dall’Istituto scolastico 'F. Giordani' di Caserta con la Croce Rossa nel progetto di Diritto Internazionale Umanitario - Campagna 'Non Sono Un Bersaglio'. Un pensiero condiviso in questo momento di lenta e faticosa ripresa, tramite la modalità di didattica a distanza.

In particolare, la dirigente scolastica Antonella Serpico ricorda che “nell’ambito delle attività previste dal progetto della Croce rossa italiana, con gli istruttori di Diritto Internazionale Umanitario avvocato Tiziana Esposito e Ivan Soprano (ex alunno del nostro liceo scientifico), è stato condiviso il messaggio di solidarietà contenuto in 'Lettera aperta al popolo Lombardo' (redatta dagli stessi). Si descrivono gli eventi della II Guerra d’Indipendenza Italiana, nella quale i lombardi diedero prova di grande altruismo, nel soccorso indiscriminato a migliaia di feriti, che produsse la battaglia di Solferino, ispirando la carità internazionale da parte del fondatore della Croce Rossa 'Henry Dunant'”.

A tal proposito, il governatore Attilio Fontana ha ringraziato personalmente gli istruttori, autori della “Lettera…” con queste le parole: “Carissimi, in questo momento così delicato, è importante per me e per tutti coloro che sono impegnati nella gestione dell’emergenza, sentire il calore e la vicinanza delle persone”.

La dirigente dell'Istituto scolastico, pertanto, ricorda l'importanza del progetto che ha portato a condividere messaggi di vicinanza e solidarietà con la Lombardia proprio in questo periodo di emergenza: “Il progetto - ricorda Serpico - inizialmente rivolto alle nostre 17 classi quinte, nella prosecuzione con modalità di didattica a distanza, è riuscito a raggiungere tutti gli alunni del nostro Istituto, 1.500 circa. Ciò ha permesso ai ragazzi di prendere coscienza di una realtà storica, apparentemente lontana, ma che in questo periodo è attuale più che mai e ha stimolato gli stessi alunni ad importanti e toccanti riflessioni. Perché nell’attuale fase di lenta e faticosa ripresa dobbiamo essere ancora più uniti e vicini, cercare di vincere l’egoismo e dare sempre più spazio alla solidarietà. Partendo dalle parole di Papa Francesco in una delle sue ultime Omelie: 'E' l'egoismo indifferente il virus peggiore, bisogna sconfiggere quel virus che trasmette l’idea che la vita migliora se va meglio a me, che tutto andrà bene, se andrà bene per me”.