"Si pagavano il matrimonio coi soldi destinati ai migranti"

I dettagli della truffa sui migranti che ha portato ad arresti e denunce

Caserta.  

Associazione per delinquere finalizzata alla corruzione di dipendenti pubblici o incaricati di pubblico servizio, estorsione, truffa ai danni dello Stato e Enti Pubblici, frode in pubbliche forniture, abuso d’ufficio, malversazione ai danni dello Stato, emissione ed utilizzo di fatture false: sono le accuse, a vario titolo, per le 25 persone destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare del Gip di Cassino nell’ambito dell’inchiesta sulle frodi e la corruzione nel servizio di accoglienza dei migranti di alcune regioni. Coinvolte anche cooperative operanti in provincia di Caserta.
Sarebbero emersi diversi particolari eclatanti dalle indagini: soldi utilizzati per un matrimonio, sebbene fossero destinati all'accoglienza, corruzione in cambio di assunzioni, operazioni inesistenti relative all’ottenimento di rimborsi non dovuti, ma anche frode nella fornitura di servizi ai rifugiati e richiesta di rimborso di rette per migranti non piu’ presenti sul territorio nazionale.