In una calda notte, tra il 24 e il 25 di agosto di trent'anni fa. Jerry Essan Masslo, rifugiato politico riconosciuto dall'Onu, non aveva compiuto ancora 30 anni quando fu assassinato da quattro criminali che erano andati nel campo per derubare i braccianti. Dormiva in un casolare diroccato nelle campagne di Villa Literno su un ammasso di cartoni insieme a una trentina di connazionali del sud Africa da dove era arrivato dopo anni di persecuzione per aparthaid. Qualcuno reagì quella notte, e cominciò una colluttazione. Uno dei rapinatori gli sparò tre colpi di pistola. In quella campagna di pomodori, dove Jerry e gli altri venivano sfruttati per mille lire al giorno, morì anche il suo sogno di rifarsi una vita in Canada. il visto stava per arrivare. Ma lui non fece in tempo ad andare via dall'Italia.
La morte di Jerry è stato anche un po' l'inizio di un cambiamento. La notizia dell'assassinio del giovane sudafricano colpi il Paese che ancora non era anestetizzato dalla propaganda razzista. Ai funerali, che andarono in diretta sulla Rai, parteciparono anche esponenti del Governo, e l'allora vice presidente del consiglio, Claudio Martelli, si fece promotore di una legge che ha cambiato la vita di molti migranti che venivano da Paesi che non erano dell'Unione Europea. Quando Jerry venne in Italia non gli fu concesso l’asilo politico perché allora era limitato ai cittadini dell’Europa dell’Est. Da quel momento in poi hanno potuto chiedere asilo.
Eppure in 30 anni sembra che la situazione dei braccianti stranieri non sia affatto cambiato. Sono ancora gli immigrati nordafricani a raccogliere pomodori. Lavorano a nero senza alcun rispetto dei contratti vigenti. La paga è di un euro a cassetta e ogni bracciante riesce a farne dalle 30 alle 35 al giorno.
Dalla morte di Jerry Masslo, videro la luce tantissime iniziative di solidarietà con i migranti. Nacque anche l'associazione di Medici volontari " Jerry Masslo". L'obiettivo era quello di assicurare assistenza sanitaria ai tanti immigrati che si stabilivano nella fascia di territorio tra Castel Volturno e Casal di Principe. A presiedere quell'associazione, ieri come oggi, è Renato Natale, medico e attuale sindaco di Casal di Principe
Come ogni anno ci sarà una cerimonia di commemorazione. L’appuntamento è alle ore 17 di sabato 24 agosto al cimitero di Villa Literno, dove una delegazione di italiani e stranieri, provenienti da Roma, Napoli e altre città, darà luogo ad una marcia silenziosa alla fine della quale, la Comunità di Sant’Egidio, i sindacati, le associazioni e alcune autorità locali ricorderanno il sacrificio di Jerry Masslo. Alla fine saranno deposti fiori anche in omaggio ad alcune tombe senza nome di migranti, morti mentre si trovavano in quelle campagne per il lavoro dei campi, tutti sistemati accanto a quella di Masslo.