Si sono radunati nei pressi della stazione ferroviaria per manifestare pacificamente lungo le strade di Caserta gli immigrati, tanti cittadini in segno di solidarietà e gli attivisti per chiedere la riapertura del centro sociale Ex Canapificio dove si tengono alcuni corsi dello Spar e sequestrato qualche giorno fa dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per grave rischio crollo.
Gli organizzatori della marcia hanno lanciato un appello alla Regione affinché provveda a fare i lavori di somma urgenza e metta in sicurezza i capannoni. Centro sociale; l'associazione a Caserta gestisce lo Sprar, il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati, lo sportello dedicato ai cittadini per la richiesta del reddito di cittadinanza e il progetto Piedibus. Il sequestro è stato disposto per problemi strutturali dell'immobile, fatiscente e bisognoso di messa in sicurezza.
"Lo stesso Gip di Santa Maria Capua Vetere - spiega Mimma D'Amico, responsabile del Centro sociale - nell'ordinanza di convalida del sequestro ha ribadito che è la Regione a dover fare i lavori urgenti”. Il centro sociale gestisce lo Sprar, il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati, lo sportello dedicato ai cittadini per la richiesta del reddito di cittadinanza e il progetto Piedibus