Licenziati in tronco. Prima del processo. E' la sorte toccata ai sei dipendenti della Reggia di Caserta finito sotto i riflettori poiché accusati di assenteismo. I sei, addetti al servizio di guardiania, erano finiti sotto indagine per truffa aggravata e falso, poiché si erano allontanati dal luogo di lavoro dopo aver timbrato il cartellino e in loro assenza era stata svaligiata la bouvette ed erano state rubate due bici Immediati gli accertamenti della polizia. Le microcamere degli investigatori registrarono nell’autunno 2016 sistematiche condotte assenteiste da parte dei custodi. Nelle immagini registrate dalla Polizia si vedono chiaramente i dipendenti che timbravano il cartellino e poi si allontanavano per andare al bar, in pizzeria o a fare una passeggiata al di fuori della Reggia di Caserta. Qualcuno è stato addirittura filmato anche mentre si allontanava in macchina o in motorino. Alcuni dei furbetti del cartellino alla Reggia di Caserta erano stato arrestati nel maggio scorso (2 arresti e 4 persone indagate) dopo una lunga attività di indagine la Polizia di Stato di Caserta . Avvenimenti che avevano messo in luce le falle esistenti sul fronte della sicurezza: nessuno si accorse dei ladri semplicemente perché i custodi non erano seduti alle loro postazioni davanti ai monitor.Prima del processo il ministero dei Beni Culturali ha applicato la legge Madia, decidendo di licenziarli.
Reggia Caserta: licenziati in tronco 6 furbetti del cartellino
Applicata la legge Madia: timbravano il cartellino e si allontanavano
Caserta.