Evangelici ADI nel carcere Sammaritano

Culto Evangelico si è svolto nel teatro del carcere di Santa Maria Capua Vetere

Non sono stati pochi i detenuti dell'alta sicurezza del reparto Tevere che sono intervenuti al Culto Evangelico. Dal 1996 centinaia di detenuti in questi anni hanno partecipato al corso Evangelico ADI

Caserta.  

Non sono stati pochi i detenuti dell'alta sicurezza del reparto Tevere che sono intervenuti al Culto Evangelico tenutosi nella consueta sala teatro del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il pastore Evangelico delle chiese ADI Turco, insieme a sua moglie M. Garofalo, presidente della GMC onlus (Gruppo Missionario Carcerario), hanno presieduto l'incontro con canti e preghiera. L'emozione ha invaso tutti i presenti, quando il pastore Turco, al centro del messaggio, ha invitato i presenti a tenere un minuto di silenzio in rispetto delle vittime della giustizia. Lo staff degli educatori, con gli assistenti alla sicurezza, sono stati soddisfatti dell'ordine e del rispetto che i detenuti dell'alta sicurezza hanno avuto durante la riunione. La chiesa Evangelica ADI crede molto in questo lavoro. Infatti, in questi ultimi anni, tanti sono usciti dalla ragnatela della delinquenza, tornando miracolosamente ai principi della sana moralità. In vista di questi buoni risultati ottenuti solo per mezzo della potenza della predicazione dell’Evangelo, la chiesa Evangelica ADI locale è collaborata in questo lavoro dalla GMC onlus (gruppo missionario carcerario) per favorire il reinserimento nella società dei reclusi. “La consapevolezza che la persona carcerata spesso vive una situazione di alienazione e di lontananza da Dio, - spiegano - che la dissocia ulteriormente da se stessa e dalla società, spinge gli evangelici alla convinzione che il carcerato può rinascere a vita nuova quando è messo in grado di sperimentare il perdono di Dio e dei suoi simili*. Il perdono ha un potere rigenerante, che non può essere ignorato da chi desidera contribuire al miglioramento delle persone e degli ambienti carcerari. A questo riguardo, la missione della chiesa ADI, nella zona rappresentati dal pastore Turco, si rivela estremamente meritoria dal punto di vista non solo religioso, ma anche psicologico e pedagogico, indirizzando il recluso all’incontro con Gesù Cristo e invitandolo alla riconciliazione con Dio e con il suo prossimo”.