Il boato più grande, oltre a quello per i padroni di casa, è proprio per gli azzurri che sono i più belli, colorati, eleganti e anche disordinati. Il tipico calore italico che ci avvicina al mondo brasiliano. Ci sono 35 milioni di italiani che hanno attraversato l’oceano arrivando in Brasile nel corso dei secoli. E a Rio si sono fatti sentire alla grande. La Pellegrini è uno spettacolo. Tutto il Maracanà l’ha ammirata scortata dalle sue ragazze, quelle dell’italnuoto con in prima fila Stefania Pirozzi. La sannita era tra le più scatenate, proprio come i pugili con Clemente Russo e tanti altri pronti a regalare un urlo alla telecamera più vicina. Lo spettacolo della cerimonia d’apertura è stato fantastico. L’olimpiade brasiliana è partita nel migliore dei modi con un Maracanà pieno zeppo che ha applaudito gli atleti e fischiato il primo ministro Michel Temer. Emozionante soprattutto l’accensione del braciere olimpico con l’incognita dell’ultimo tedoforo. Chi attendeva Pelé e Ronaldo ha sbagliato, il popolo voleva Guga Kuerten e proprio il mitico tennista capace di vincere per tre volte il Rolland Garros è entrato nello stadio portando il sacro fuoco di Olimpia. Ma non è stato lui ad accendere il braciere, l’onore è toccato a Vanderley De Lima, maratonete medaglia di bronzo ad Atene 2004 quando vinse Stefano Baldini. L’atleta brasiliano fu vittima di una strana quanto bizzarra aggressione che gli costò qualche secondo di stop. L’accensione del braciere olimpico però è qualcosa di più grande anche di una medaglia d’oro, perché con un semplice gesto Wanderley De Lima ha acceso il cuore di tutto il mondo sportivo e soprattutto quello dei suoi connazionali brasiliani.
Fonte foto: pagina Facebook ufficiale del Coni