Olimpiadi, Parigi 2024: Campania con diverse carte da medaglia

C'è tanta attesa per i prossimi Giochi Olimpici con diversi campani che possono lottare per il podio

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I cinque cerchi olimpici che rappresentano i continenti sono il sogno ricorrente di quasi tutti gli atleti. I Giochi regalano sempre emozioni speciali e nel 2024 toccherà a Parigi ospitare la kermesse sportiva più attesa. 

Manca ancora tanto fino al 26 luglio 2024 (520 giorni) quando il prescelto accenderà il braciere col sacro fuoco di Olimpia. Fino ad allora l’edizione parigina sarà un sogno da rincorrere con forza per tanti atleti di tutto il mondo, ma anche per diversi campani che continuano ad essere tra i migliori nelle proprie specialità. 

A diciassette mesi dall’evento più atteso proviamo a giocare e a fare qualche previsione su chi potrebbe a portare a casa un posto sul podio. In Giappone furono cinque: bronzo per i canottieri Vicino, Di Costanzo e Castaldo, per la pugile Irma Testa e argento per lo sciabolatore Luca Curatoli. Sono tutti ancora in attività e puntano con forza ad arrivare a disputare un’altra edizione dei Giochi Olimpici.

Canottaggio, scherma e boxe le discipline più attese.

I canottieri, che nel 2023 daranno l’assalto alla qualificazione, meritano un discorso diverso. Per loro, che anche a Rio de Janeiro vinsero un bronzo, conteranno molto le scelte dei tecnici e su qualche armo saranno inseriti. Discorso diverso, invece, in discipline individuali come boxe e scherma. Irma Testa è tra le favorite nella categoria dei 56 kg. La ragazza di Torre Annunziata proverà a prendersi la qualificazione già quest’estate per poi poter preparare la trasferta francese con tranquillità. La concorrenza non manca e un piccolo assaggio lo avremo a marzo quando in India andranno in scena i Mondiali. Stesso discorso per Curatoli. L’argento nella prova a squadre di Tokyo è un traguardo eccezionale ma il napoletano vuole essere protagonista anche nell’individuale. E’ tra i migliori della specialità dal 2017 e Parigi deve essere la sua Olimpiade. Il sogno, ovviamente, è quello di tornare a casa con una doppia medaglia. Medesima speranza anche per Rossella Gregorio, ma la sciabolatrice salernitana, al momento, non è tra le big della specialità. La sua presenza non dovrebbe essere in discussione, ma è più facile vederla sul podio nella prova a squadre, dopo i due quarti posti di Rio e Tokyo, che nell’individuale (sperando di essere smentiti). 

Tornando al pugilato un’altra grande carta da medaglia è Aziz Abbes Mouhidine. In questo caso parliamo di un ragazzo che a Parigi 2024 dovrebbe prendere parte per la prima volta ai Giochi Olimpici. A Tokyo non era riuscito a qualificarsi ma sono cambiate tante cose. Vanta un argento Mondiale nel 2021 e l’oro europeo nel 2022. Un bel biglietto da visita. Inoltre, il suo pugilato è spettacolare e veloce, le motivazioni sono altissime, ecco perché ci possiamo esporre senza timore e dire: l’obiettivo reale è la finale della sua categoria.  

Nell'atletica Sibilio sfida i giganti dei 400 ostacoli.

Guardando a Parigi con scrupolo va menzionato anche Alessandro Sibilio, atleta in grande crescita. A Tokyo ha fatto la finale dei 400 ostacoli e quella con la staffetta 4x400. L’obiettivo è sicuramente quello di qualificarsi e ripetersi. Le possibilità ci sono tutte anche se il podio, attualmente, sembra essere una missione impossibile. Sulla strada del napoletano ci sono fenomeni come il norvegese Karsten Warholm, gli statunitensi Bassit e Rai Benjamin e il brasiliano Alison Dos Santos. Sibilio per ora sembra essere lontano ma è reduce da un 2022 sfortunato. La stagione che inizierà a maggio, invece, ci dirà quale può essere il suo reale valore. Parliamo di un vero e proprio talento, atleta fantastico che può far sognare la sua gente gareggiando contro questi mostri sacri. 

Il Settebello è una fucina di medaglie, si attende il primo squillo dell'Italvolley femminile.

Da medaglia, senza ombra di dubbio, sono i pallanuotisti. Vincenzo Dolce e Renzuto Iodice che fanno parte stabilmente della squadra di Alessandro Campagna e vogliono esserci anche a Parigi. Il Settebello non guarderà in faccia a nessuno e proverà a ripetere l’impresa di Barcellona ‘92. Del resto, gli azzurri sono vicecampioni del mondo in carica e nel 2019 si erano messi al collo l’oro iridato.  

Stesso discorso anche per le azzurre del volley. La squadra di Mazzanti ha vinto l’Europeo nel 2021 e proverà a fare il bis nel 2023. Del team fanno parte le partenopee Cristina Chirichella e il totem Monica De Gennaro. L’esperienza non manca, le qualità nemmeno: sembra essere l’edizione giusta per salire sul podio e magari provare anche il colpaccio. 

Tiratori da podio, Tokyo è stata la prova generale.

Altre carte da medaglia arrivano dal Tiro a Volo. Silvana Stanco, origini irpine, nel 2021 a Tokyo ha sfiorando il sogno medaglia nel Trap e nel 2022 è stata la prima azzurra a conquistare la carta Olimpica per l’edizione francese. Per lei in Giappone è arrivata una finale a cinque chiusa purtroppo in ultima posizione, ma a Parigi con più esperienza sarà un osso durissimo da battere. Stesso discorso per Tammaro Cassandro nello Skeet maschile. Dopo il sesto posto di Tokyo, dove era stato grande protagonista nel turno di qualificazione, il casertano ci riproverà a Parigi dove è giusto andare con tante ambizioni.

Dal tatami, dopo l'oro di Scampia Pino Maddaloni (Sidney 2000) possono arrivare tante soddisfazioni.

Nel judo la più attesa è Assunta Susy Scutto nella categoria dei –48 kg. Dopo i grandi risultati degli ultimi due anni il sogno delle Olimpiadi e sempre più vivo e ovviamente anche quello di una medaglia. Stesso discorso anche per Christian Parlati. Dopo l’esperienza di Tokyo, a Parigi vuole provare a lasciare il segno. Tra gli outsider potrebbe esserci l’altro napoletano Gennaro Pirelli nella categoria dei –100. 

Tanti i nomi fatti, altrettante le speranze di vedere gli atleti campani sul podio, ma la realtà è che la strada verso Parigi è ancora lunga e può accadere di tutto. I sogni però sono merce preziosa ecco perché ogni atleta deve credere prima alla qualificazione e poi alla grande impresa che può cambiare una carriera.