Il Giro d’Italia è pronto a fare tappa anche nel 2023 in Campania. Una tradizione che si ripete per la corsa ciclistica più amata dagli italiani. Di ufficiale non c’è ancora nulla. Il percorso verrà svelato lunedì 17 ottobre a partire dalle 17:30, ma nell’era della tecnologia tenere segreto il tracciato è praticamente impossibile. I rumors si rincorrevano da tempo. Napoli, Salerno e Avellino hanno chiesto con forza e proposte importanti l’arrivo o la partenza delle tappe. Mauro Vegni sembra aver accolto queste proposte. Ricordiamo che la corsa rosa partirà (questo è ufficiale) dall’Abruzzo per terminare (notizia ancora non ufficiale) a Roma.
In mezzo tanto spettacolo, meno montagne dello scorso anno, e soprattutto tre giorni intensi in Campania. Se i rumors verranno confermati, dopo la gran partenza in Abruzzo dal 6 maggio, la quarta frazione arriverà sull’affascinante salita di Lago Laceno dove nel 1998 lo svizzero Alex Zulle staccò Marco Pantani che poi si prese la maglia rosa sulle grandi montagne portandola con merito fino a Milano.
Il giorno successivo partenza da Atripalda (AV) per andare verso Salerno dove potrebbe esserci l’arrivo proprio in città. Al momento si pensa che possa essere una tappa senza troppe difficoltà altimetriche visto l’arrivo in salita del giorno precedente e quello a Campo Imperatore appena 48 ore dopo. In un Giro che si annuncia spettacolare con l’arrivo nell’eterna Roma non poteva mancare la bellezza di Napoli dopo il successo dello scorso anno. Mauro Vegni sembra essere intenzionato a tornare nel capoluogo partenopeo che ha dimostrato di essere capace di rispondere in maniera eccezionale e regalare al mondo una cartolina difficilmente replicabile da altre città. Dovrebbe esserci una tappa tutta partenopea con un percorso nervoso magari con lo stesso arrivo dello scorso anno.
Questa la tre giorni campana che se verrà confermata nella presentazione ufficiale di lunedì sarà una grandissima occasione per tutti gli appassionati di ciclismo della zona.
Andando avanti tra le tappe più affascinanti ci dovrebbe essere -qui le certezze aumentano- gli arrivi in salita di Crans Montana, Zoldo Alto, Tre Cime di Lavaredo e a Monte Lussari, per chiudere un Giro meno duro dell’anno scorso ma comunque divertente e pieno di sorprese con un percorso mai banale e sempre spettacolare fino al suggestivo traguardo finale dell’immensa Roma domenica 28 maggio.