Il Mondiale di Racice in Repubblica Ceca è terminato domenica e l’Italremo è tornata a casa con nove medaglie, di cui solo due provengono da specialità Olimpiche. Un dato che a dire il vero ha sorpreso perché ci si attendeva sicuramente qualcosa in più. Lo sa bene il direttore tecnico, il salernitano Francesco Cattaneo, che ha analizzato con lucidità la situazione tramite i canali federali.
“A conclusione di questa lunga maratona iridata, posso affermare di essere parzialmente soddisfatto dei risultati ottenuti poiché, seppur le nove medaglie che riportiamo in Italia siano un bottino di tutto rispetto, non posso che osservare che molte di esse provengono dalle specialità non olimpiche e non paralimpiche. Questo non significa che non meritino tutto il rispetto e l’onore che va tributato alle ragazze e ai ragazzi, ai dirigenti e alle società che hanno lavorato per garantire questo prestigioso risultato e per questo li ringrazio. Ringrazio, altresì, tutti gli atleti e le atlete che sono saliti sul podio, come quelli che non ci sono riusciti ma che hanno regatato esprimendo tutte le loro potenzialità. Ora dobbiamo essere bravi a ripartire velocemente anche da questi risultati per essere pronti per le qualificazioni olimpiche e paralimpiche del prossimo anno. Abbiamo, in ogni modo, portato a termine un mondiale difficile e per ora adeguato alla nostra preparazione, la quale non è stata purtroppo impeccabile per tanti motivi che non sto qui ad analizzare, ma che comunque farò in seguito, e che in molti già conoscete”.
Non tutto è andato per il verso giusto in questa lunga e strana stagione dove ci sono stati prima gli Europei di Monaco di Baviera e poi in Mondiali in Repubblica Ceca. “Le troppe problematiche affrontate lungo la stagione ci suggeriscono una prospettiva di crescita importante in futuro, ma questo avverrà solo se ci rimboccheremo le maniche tutti quanti e tutti insieme per essere più incisivi ed efficaci. Inoltre, non posso non affermare che sono molto dispiaciuto per i nostri sostenitori che avevamo abituati a risultati più prestigiosi. Sono sicuro che, come ho sempre affermato, con il lavoro e l’umiltà, oltre che la piena abnegazione verso l’obiettivo, tutti valori che ci hanno sempre contraddistinto, ritorneremo a farli gioire. Le difficoltà riscontrate a Racice sono state una cosa che avevo comunque previsto, e per questo non mi lasciano sgomento perché, come ho detto più volte fin dall’inizio dell’anno, quando atlete ed atleti che hanno partecipato alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi hanno bisogno, giustamente, di ‘tirare il fiato’ – per di più dopo una preparazione per i Giochi durata un anno in più del normale – per ripartire verso un altro impegno a Cinque Cerchi, bisogna assolutamente concederlo. Inoltre, gran parte dei nostri migliori atleti Olimpici, lungo la stagione, sono stati purtroppo assenti e/o infortunati, ma anche questo era prevedibile. Al tempo stesso i giovani hanno bisogno di fare allenamento di alto livello e gare, soprattutto in ambito mondiale, per acquisire quelle esperienze che poi si ritroveranno più avanti nella loro carriera, ed è per questo che chiedo spesso di avere per loro pazienza. Quindi, quanto accaduto durante il mondiale di Racice è un qualcosa che, per come ci siamo arrivati, avevo in gran parte previsto e sul quale dovrò riflettere insieme all’intero staff tecnico e medico, anche per apportare i dovuti correttivi metodologici, per poi ripartire con maggiore spunto, da quanto definito su questo bacino, verso gli impegni futuri”.
Nonostante un pizzico di amarezza il dt non dimentica chi ha lavorato sodo. “Nel concludere voglio ringraziare il mio prezioso staff, fatto di importanti individualità che sono sempre state la mia forza per raggiungere i risultati che tutti vogliamo, ringrazio le infaticabili Ambra e Alda che, con la loro professionalità e instancabilità, hanno contribuito a mettere nelle migliori condizioni tutta la squadra. Grazie allo staff medico, che ha lavorato senza sosta nei raduni come qui a Racice per mettere nelle migliori condizioni tutta la nazionale. Grazie all’area comunicazione sempre discreta, puntuale e professionale a seguire gli eventi della squadra. Grazie al Presidente e al Consiglio federale che ci ha permesso e fornito quello di cui avevamo bisogno per arrivare a questo mondiale, comunque, con una squadra tra le più numerose e ben strutturate. Non posso non ringraziare, infine, tutta la segreteria federale, che fa capo al Segretario Generale, che sia nella sede di Roma e soprattutto nella sede di Piediluco hanno organizzato con professionalità tutti gli aspetti della preparazione, prima, e della partecipazione al mondiale, poi –conclude-, ponendo nelle migliori condizioni di lavoro tutte le persone della squadra e quelle che sono intorno ad essa”.
Foto: canottaggio.org