Il Mondiale femminile in Turchia era l’appuntamento più atteso dell’anno per il pugilato azzurro. Avventura positiva che si è conclusa con due medaglie anche se è mancato l’acuto. L’argento della campana Irma Testa e il bronzo di Alessia Mesano hanno detto ancora una volta che il movimento in rosa è in salute e ha ancora grossi margini di crescita. Infatti, con un po’ di fortuna in più, anche la Carini poteva essere della partita per giocarsi una medaglia.
Soddisfatto il presidente della Federazione Pugilistica Italiana Flavio D’Ambrosi che ha fatto il punto della situazione ricapitolando i successi recenti. "Il pugilato italiano ha conquistato due podi al Campionato mondiale femminile. Era dal 2014 che il movimento femminile non raggiungeva più di un podio ad un mondiale assoluto. Le medaglie sono arrivate dalle atlete Irma Testa (argento categoria kg. 57) e Alessia Mesiano (bronzo categoria Kg. 60). Dopo il bronzo olimpico, ottenuto sempre dalla Testa, le due medaglie conquistate al recente Campionato mondiale assoluto maschile, da parte degli atleti Abbes e Cavallaro, e le 47 medaglie vinte tra i vari Campionati europei e mondiali di categoria, il pugilato italiano si conferma ai vertici internazionali. E non è finita. Grazie a tutto il movimento pugilistico nazionale per lo splendido lavoro".