6 Nazioni, Favaro e Padovani:"Sfida affascinante"

Sabato saranno più di 50.000 gli spettatori per la sfida tra Italia e Francia

L'Olimpico va verso il tutto esaurito. C'è grande attesa per Italia-Francia che non è mai una partita banale. Lo scorso anno gli azzurri hanno sfiorato l'impresa a Parigi, questa volta avranno l'aiuto del pubblico amico per battere una delle migliori squadre del mondo.

“La Francia schiera in campo uno dei migliori numero 8 al mondo (Picamoles, ndr) insieme a Parisse – ha esordito Simone Favaro in conferenza stampa- . Hanno una terza linea di tutto rispetto. E' una squadra molto combattente. Sarà fondamentale per noi cercare di rallentare il loro gioco cercando di non far rallentare il nostro. Gli anglosassoni, a mio modo di vedere, hanno dimostrato di essere una spanna al di sopra degli altri nella gestione del lavoro nel rugby: sono i migliori e tutti hanno da imparare da loro. Conor va in questa direzione: è un manager che sa coordinare al meglio il lavoro dei suoi collaboratori. Ho una grandissima stima per lui: mi ero documentato prima del suo arrivo in Italia e sono rimasto impressionato dal suo modo di fare”.

E sul futuro del rugby in Italia è fiducioso: “E' molto più facile ripartire dalle vittorie piuttosto che dalle sconfitte, è naturale. La strada che abbiamo intrapreso, lo sappiamo, è lunga. Una volta trovata la struttura giusta non vedo perché non dovremmo diventare dei vincenti: l'abbiamo fatto in tanti sport in Italia, lo faremo anche nel rugby”.

Sull'affascinante sfida con i francesi si è espresso anche Padovani. “Affrontare la Francia ha sempre un sapore particolare. Oltre ai punti validi per la classifica del torneo, in palio c'è il Trofeo Garibaldi che vogliamo portare a casa. Assenza di un mediano di apertura in panchina? L'eventuale cambio di ruolo a partita in corsa non è un problema. Sono sempre a disposizione per seguire le indicazioni dello staff”.