6 Nazioni, O'Shea presenta la sfida con la Francia

Il tecnico azzurro ha cambiato tre pedine rispetto alla sfida con l'Inghilterra

Con la Francia a caccia del primo successo nel torneo delel 6 Nazioni 2017. O'shea ha scelto il suo XV titolare ma sa benissimo che con i transalpini bisognerà soffrire. “Sono un grande fan di Guy Noves, dopo vent’anni a Tolosa con grandi risultati ha riportato la Francia a giocare nel modo che è tipico di questa Nazionale, offrendo un rugby meraviglioso. Hanno ottimi giocatori come Spedding, Nakaitaci e Vakatawa, non vedo l’ora che sia sabato per la nostra partita contro di loro”.

La sfida di Twickenham ha dato fiducia, ma ora è giunto il momento di confermare quanto di buono fatto vedere. “Due settimane fa contro l’Inghilterra nessuno ci dava mezza possibilità, ma a dodici minuti dal termine eravamo sul 17-15, in piena partita: abbiamo una lunga strada davanti a noi, siamo qui per percorrerla. La Francia, come ho detto, ha ottimi giocatori. Li abbiamo anche noi: eravamo in vantaggio con Galles ed Inghilterra a metà partita, ora voglio una squadra che si attenga al piano di gioco per tutti gli ottanta minuti per avere l’opportunità di portare a casa questo incontro”.

Tre i cambi rispetto alla formazione scesa in campo contro l'Inghilterra. “Gega ha avuto un irrigidimento dei muscoli del collo, nulla di grave ma non potrà essere in campo per questa partita – ha detto O’Shea spiegando i vari cambi alla formazione – mentre non ritengo rischioso non avere un’apertura di ruolo in panchina come sostituto per Canna: Padovani e McLean conoscono molto bene il nostro piano di gioco e possono giocare dieci in caso di necessità. Non vedo rischi in tal senso. La scelta di non cambiare molto nella formazione titolare in questo 6 Nazioni – ha spiegato il CT - è sicuramente difficile per chi non ha ancora avuto la possibilità di entrare in campo, ma in questo momento abbiamo bisogno di aumentare la nostra solidità. La coesione è una cosa molto importante: l’infortunio di Minto dopo il Sudafrica è stato un’opportunità per Steyn, che da allora è stato eccezionale. Sappiamo che la profondità della nostra rosa è importante è importante: ma oggi dobbiamo costruire la solidità della nostra squadra”. Il lavoro prosegue in attesa dei risultati.