Manca un mese al 6 Nazioni: Parisse suona la carica

L'Italrugby farà il suo esordio allo Stadio Olimpico contro il Galles

Arrivano i nostri, quelli grandi e grossi vestiti d’azzurro. Manca un mese all’inizio del 6 Nazioni di Rugby che interessa tanto agli sportivi campani e sanniti. Sono tre gli atleti scuola Rugby Benevento che sono in lizza per la convocazione: si tratta di Carlo Canna, Tommaso D’Apice e Joshua Furno. Se il primo è sicurissimo di avere anche un posto da titolare all’esordio contro il Galles allo stadio Olimpico, gli altri due dovranno sgomitare e dimostrare di essere in ottime condizioni nei prossimi impegni con le Zebre a partire da quello di domani sera nel Pro 12.

L’obiettivo del nuovo corso guidato da Connor O’Shea, che ha già regalato una splendida vittoria contro una super potenza come il Sudafrica, è quello di evitare il cucchiaio di legno e vincere almeno due partite. “Ho giocato tanti 6 Nazioni, ma è sempre un grande onore poter disputare questo Torneo. E’ l’appuntamento più affascinante del nostro sport ed io, al pari del resto della squadra, non vedo l’ora di riprendere con la Nazionale” ha spiegato il capitano Sergio Parisse.

“A novembre ci siamo lasciati con un po’ di rammarico, la sconfitta contro Tonga è stata bruciante. Ma i test di autunno ci hanno fatto comprendere come si stia lavorando nella giusta direzione: il lavoro paga sempre. La vittoria contro il Sudafrica è lì a ricordarcelo. Un punto di partenza, non di arrivo. La differenza tra una buona squadra ed una grande squadra è nella continuità della performance. Non faccio pronostici, non li ho mai fatti: ma avere due partite in casa è un ottimo inizio e giocare davanti al nostro pubblico, respirare l’entusiasmo ed il calore dei nostri tifosi, non può che aiutarci. E poi il bello del 6 Nazioni è che, ogni anno, regala sorprese.”

E su O'Shea è chiaro: “C’è grande sintonia, sin dai primi approcci. Conor è un tecnico giovane, ambizioso, intelligente, energico, molto motivato. Soprattutto, ha le idee chiare e riesce a trasmettere la sua positività ai giocatori, al gruppo.  Nell’ultimo periodo avevamo perso la complicità, l’allegria di stare insieme in Nazionale: ora si lavora con grande intensità, ma farlo è tornato ad essere un piacere”. Parola di capitano.