Inevitabile partire dalla Juventus, che ha motivato la sconfitta di Genova con il sequestro dei propri calciatori. I bianconeri avrebbero chiamato il patron Agnelli da Marassi spiegando di essere stati sequestrati da undici assatanati di nazionalità mista, guidati da un croato e da uno spietato e giovanissimo argentino, che chiedevano tre punti per lasciarli andare. La storia è evidentemente piaciuta nelle alte sfere Juventine. Ancora choccata la tifoseria, che giudica l'esperienza di Genoa la cosa peggiore degli ultimi dieci anni dopo l'acquisto di Diego Ribas.
Non approfitta del passo falso dei bianconeri il Napoli, che ormai è vittima di un paradosso Kafkiano: Sarri non si è accorto di aver perso Higuain, la Juve non si è accorta di averlo comprato. Pretendendo di far giocare Gabbiadini di punta, dunque, il mister sta accusando evidenti difficoltà. E' diventato un caso quello dell'attaccante napoletano: Renzi per accaparrarsi consensi ha promesso ai Napoletani che in caso di vittoria del sì Gabbiadini riuscirà a stoppare tre palloni in gara.
Ottime notizie per l'Inter che dopo l'eliminazione con il Beer Sheva riesce a vincere contro due avversarie in una sola gara: una Fiorentina che è ben poca cosa e l'Inter del secondo tempo che si è rivelata più ostica di un Gresko sulla sinistra.
Continua il momento positivo anche per il Milan, anche perché l'Empoli mantiene la promessa di riuscire a beccarne quattro a partita, rispettando l'obiettivo di finire in B già intorno a gennaio.
Capitolo Roma: dopo la partita col Pescara un recente studio ha dimostrato che sono più i falliti attentati a Fidel Castro che i rigori concessi ai giallorossi in questa stagione.
Sorprende ancora l'Atalanta che sente odore di Champions: in caso di qualificazione nella competizione europea è già annunciato che il dirigente accompagnatore sarà Calderoli. I bergamaschi intanto si preparano ad affrontare la Juve allo stadium: dopo aver visto quel che è successo con el cholito Simeone è pronto un tesseramento lampo per il figlio di Andrea Calori.
Zinedine Barusso
