Cala ancora l'affluenza in Campania, il trend di questa tornata elettorale per le amministrative in 84 comuni della regione resta in discesa ruspetto alle precendeti consultazioni. Alle 19 l'affluenza in campania era del 38,53% a fronte del 43,87% dello scorso anno alla stessa ora.
Le province di Benevento e Salerno sono quelle che fanno registrare il maggior afflusso alle urne, rispettivamente del 41,57% e del 41,56%.
Nel napoletano, dove ci sono i comuni più grandi, l'affluenza al voto alle 19 era del 36,96%, in calo di cinque punti (41,44%).
Nel casertano affluenza al 39,27%, nell'avellinese il dato più basso con il 36,67%.
Tensioni e denunce ai seggi: il caso di Pomigliano con il manganello del Duce
A Pomigliano i carabinieri hanno denunciato un 31enne del posto che, ad una trentina di metri dalla scuola "Sulmona" di via Pertini è stato trovato in possesso di volantini elettorali. Nel successivo controllo all'auto, i militari hanno rinvenuto e sequestrato un manganello di legno nero con la scritta "dux mea lux". L'arma, stipata nel bagagliaio, è stata sequestrata insieme al materiale elettorale mentre l'uomo è stato denunciato per porto abusivo di armi.
A Quarto, invece, due persone - un uomo di 66 anni e una donna di 63 - sono stati denunciati dai carabinieri della locale stazione. I due sono stati sorpresi mentre distribuivano materiale elettorale e fornivano indicazioni di voto nei pressi di un seggio.
La Campania al voto: le sfide più importanti
In provincia di Napoli sono 18 i Comuni al voto, 10 dei quali con più di 15.000 abitanti. A cominciare da Torre delGreco, la città più popolosa, con i suoi 80.762 residenti. Qui 5 i candidati e 27 le liste, con l’uscente Giovanni Palomba che non si ricandida perché coinvolto in due procedimenti giudiziari. A poche ore dall'apertura delle urne, alcuni cittadini hanno segnalato di essere stati avvicinati da personaggi candidati disposti a pagare fino a 50 euro per il voto, o in alternativa con pacchi alimentari o buoni spesa.
Segue Marano, dove le elezioni arrivano per lo scioglimento del consiglio per infiltrazioni mafiose nel 2021: otto i candidati a sindaco. C’è poi Pomigliano D’Arco, ex città laboratorio dell’alleanza Pd-M5s, naufragata dopo due anni e mezzo, che schiera il candidato più anziano, Lello Russo, 83 anni e già 6 mandati come primo cittadino, con 10 liste civiche riformiste con ex Pd, un ex fedelissimo dell’ex ministro Luigi Di Maio, e anche FI. A Pomigliano, inoltre, non ci sono liste Pd e nemmeno M5s. Altri grandi centri del Napoletano sono Quarto, Boscoreale, Qualiano, Ottaviano, Forio, Grumo Nevano, Cercola, Palma Campania (per la prima volta al voto con sistema a doppio turno).
In provincia di Salerno sono tre i grandi centri coinvolti nella tornata elettorale. Il più popoloso è Scafati, nella quale l’ex sindaco
Pasquale Aliberti riprova la scalata al Comune. Con lui Forza Italia e la Lega, ma non Fratelli d’Italia che per vincere punta su
Cristoforo Salvati. Ai nastri di partenza anche Michele Grimaldi, sostenuto dall’alleanza tra M5s e Pd, Francesco Carotenuto e Corrado Scarlato. Urne aperte anche a Pontecagnano Faiano e a Campagna.
Nel Casertano sono cinque i grandi comuni al voto. A Marcianise, il centro più popoloso, si sfideranno in un duello secco Lina Tartaglione, con lei Pd e M5s, e Antonio Trombetta, sostenuto da una coalizione civica. Urne aperte poi a Maddaloni (qui l’uscente Andrea De Filippo se la vedrà con Pino Magliocca, entrambi civici. Poi FDI candida Antonio Crimaldi e il M5S Michele Ferraro. Si vota anche ad Orta di Atella, San Felice a Cancello e Lusciano.
In Irpinia e nel Sannio andranno alle urne solo comuni con meno di 15 mila abitanti.
In provincia di Avellino, a Summonte, Lapio, San Potito Ultra, Marzano di Nola, Conza della Campania e Vallata unico avversario è il quorum. Almeno 7 le liste civette di perfetti sconosciuti, unica donna uscente è Lepore a Lapio, dopo 15 anni stop a D’Angelis (Cairano), Fabiano (Casalbore) e Giuditta (Summonte). Unico comune sopra i 5mila abitanti è Mugnano del Cardinale dove il sindaco uscente Alessandro Napolitano punta al bis contro Filomeno Caruso.
Infine, nel Sannio, dei 14 centri sanniti al voto, tutti piccoli per numero di abitanti e di votanti, solo Montesarchio con i suoi 10mila elettori è scontro a due tra Carmelo Sandomenico e la vice sindaca uscente Annalisa Clemente. La fascia tricolore Franco Damiano, dopo due mandati, ha scelto di non ricandidarsi alla carica di consigliere, parimenti i pentastellati - all’opposizione consiliare per cinque anni - hanno deciso di fare un passo indietro in questa tornata elettorale.