Una difesa che non ti aspetti, una presa di posizione "garantista" quella del parlamentare salernitano di Forza Italia, molto vicino a Mara Carfagna, tra i fondatori dell'Associazione Voce Libera. Gigi Casciello in una nota stampa ritiene che il Concorsone della Regione Campania non doveva essere fermato: “Non so chi abbia sbagliato e se davvero errore c’è stato, penso però che un concorso per il quale sono pervenute oltre 300mila domande non possa essere bloccato per il pur legittimo ricorso di 26 persone. La selezione andava portata avanti sub-judice - continua Casciello - bisognava far sostenere le prove ai candidati che avevano superato le pre-selettive, sospendendo poi la graduatoria finale e l’aggiudicazione in attesa degli sviluppi dell’iter giudiziario. Ma il concorso andava ultimato”.
“Premesso che il mancato rispetto dell’anonimato è tutto da verificare, perché le due schede contestate non si consegnavano insieme ai candidati che hanno sostenuto il test alla Mostra d’Oltremare di Napoli, mi pare evidente come ora ci sia una confusione assoluta, un cortocircuito pericoloso - continua il parlamentare di Forza Italia -. Tutti, e dico tutti, affrontano la questione con approccio dello scontro politico. Ma a chi sta a cuore davvero il destino di quanti vedevano e vedono in questo concorso un vero futuro occupazionale? Da quanto leggo non interessa a nessuno: il concorso deve continuare sub-judice in attesa della decisione finale della magistratura competente. Mi sottraggo a questa cultura del sospetto su tutto, che non mi appartiene, e al tiro al piccione che ha per bersaglio il Formez. Persino nel calcio i campionati vanno avanti quando ci sono ricorsi pendenti di club alla giustizia amministrativa, perché l’interesse della competizione sportiva è prevalente. Forse l’aspettativa di lavoro di chi ha studiato per questo concorso, sostenendo spese e facendo sacrifici, lo è meno?”, conclude l’onorevole Gigi Casciello.