"Gli uomini liberi sono scomodi. Io sono un uomo libero e non sto dietro a correnti e bandiere di partito. Quando devo scegliere tra gli interessi della mia comunità e quelli del partito scelgo la mia comunità. Questa cosa a volte è difficile da digerire, soprattutto da parte di chi, in qualche settore marginale di partito, pensa di contrattare sotto banco. Ma qui oggi il mercato è chiuso!"
Così il governatore Vincenzo De Luca nel corso di un appuntamento al Rotary Club Napoli Sud Ovest affronta la spinosissima questione della sua ricandidatura per le elezioni regionali di Primavera e prova a forzare la mano. Il Pd tentenna, avanza il fronte di quelli vorrebbero che il governatore si facesse da parte per lasciare spazio a un candidato in grado di mettere d'accordo Pd e Cinque Stelle insieme ad altri partiti della sinistra per un'alleanza allargata in vista dello scontro con il centrodestra trainato dalla Lega di Salvini. Un tentennamento che sta diventando, per De Luca, una sfida, l'ennesimo affronto.
Inaccettabile per De Luca fare da capro espiatorio sull'altare di un'alleanza con i grillini. La direzione regionale convocata per il 17 febbraio dunque si dovrà fare, nonostante il pressing da Roma che spinge per rinviare tutto a dopo le elezioni suppletive per il senato a Napoli in cui c'è il candidato Sandro Ruotolo a rappresentare il centrosinistra allargato.
“Dovete avere un po' di pazienza il pd è un partito che va a diesel – dice Vincenzo De Luca - Però porta bene, come vi ho già detto altre volte tutto quello che ho fatto l'ho fatto nonostante il partito. C'è qualche settore marginale che pensa di contrattare sotto banco, qualche esponente del pd che stava meglio prima, io lo chiamo l'isnaponamento. Oggi il mercato politico è chiuso. Gli insaponatori sono rimasti disoccupati. Queste le ragioni per cui ci sono mal di pancia, ma non abbiate dubbi – rassicura la platea - la prossima settimana decidiamo anche formalmente e andiamo avanti, noi siamo già lanciati verso i nostri obiettivi. Tranquilli tutti.
Poi sulle cose fatte e i risultati portati a casa in questa legislatura De Luca aggiunge: “L'italia è il paese del mezzo mezzo, dell'ipocrisia, in cui non si decide mai niente. Il problema vero è che in Italia c'è il paradosso dell'efficienza: più fai e più sei penalizzato. Come diceva Machiavelli, nel nostro Paese contano le tribù e i quartieri, cioè le corporazioni da una parte, i localismi dall'altra, a cui si aggiunge, direi, la palude burocratico amministrativa giudiziaria. Stiamo combattendo affinché questo sistema, prima o poi, possa essere incrinato e spezzato”.