Sull'autonomia differenziata siamo alle ore decisive. A sorpresa la ministra agli Affari regionali, la leghista Stefani, ha annunciato che oggi pomeriggio porterà in Consiglio dei ministri le bozze per l’intesa con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. La Lega batte il ferro finché è caldo, appena due giorni dopo l'exploit elettorale in Abruzzo, passa all'incasso nei confronti degli alleati Cinque Stelle presentando al Consiglio dei ministri i testi sull'autonomia "rafforzata" . Queste tre Regioni vorrebbero più competenze su infrastrutture stradali, sanità, istruzione, ambiente ed energia etc..
Dopo 8 mesi di trattativa il testo, suscettibile di modifiche fino all’ultimo minuto, è ormai definito e leggendolo nei suoi 56 articoli ben si comprende cosa aveva chiesto il Veneto (dal controllo sul Mose alle royalties sul rigassificatore), cosa è stato concesso dai ministeri (quello dell’Istruzione, guidato dal leghista Marco Bussetti, è stato il più disponibile). Ma i nodi da sciogliere sono tanti. Come tanta è la rabbia montante di alcuni ministri 5Stelle, come Giulia Grillo (Sanità), DaniloToninelli (Infrastrutture), Sergio Costa (Ambiente), Alberto Bonisoli (Cultura), per nulla disposti a cedere alle Regioni competenze importanti dei loro dicasteri.
Il Movimento è spaccato. La fronda che accusa Luigi Di Maio non non riuscire a fare muro contro la riforma si fa sempre più numerosa e scontenta. Vorrebbero prendere tempo, la bozza che arriva in Cdm oggi riguarda soprattutto la parte finanziaria, la più delicata.
E Luca Zaia, il presidente del Veneto, ha già cominciato a festeggiare per portare a casa il risultato, ma avverte: «Non accetterò testi annacquati, o si firma così come l'abbiamo scritta o non si firma”.
E proprio Zaia ha ingaggiato con il Governatore della Campania Vincenzo De Luca una battaglia a distanza. De Luca si è messo alla testa della la protesta delle regioni del Sud. «Faremo di tutto per bloccare il processo dell’autonomia differenziata. Siamo pronti al ricorso alla Corte Costituzionale, alla mobilitazione sociale e alla lotta perché si decide il destino dell’unità nazionale e del Sud» aveva annunciato ieri da Palazzo Santa Lucia.
Dopo poche ore il governatore del Veneto gli ha risposto con una provocazione. «Un bravo governatore come De Luca dovrebbe essere quello che chiede l’autonomia non quello che la ostacola. L’autonomia non è mai contro qualcuno ma è la via per favorire la vera assunzione di responsabilità nelle nostre comunità» ha detto Zaia.