“Ho visitato a sorpresa il più grande pronto soccorso di Napoli, all'ospedale Cardarelli. Gli operatori sono eccezionali ma lavorano in una condizione complicatissima: l'afflusso di cittadini è enorme ed è dovuto ad una programmazione sconsiderata poichè sono tante altre strutture sono state chiuse. Così le persone si ammassano al Cardarelli, dove, tra l'altro, c'è una rianimazione con 22 posti, troppo piccola per affrontare tutte le richieste. Ho trovato al pronto soccorso pazienti uno sull'altro". Così il Ministro della Salute Giulia Grillo, in diretta Facebook, dopo la visita a sorpresa all'Ospedale Cardarelli di Napoli.
Secondo il ministro dunque il Cardarelli paga il prezzo di una sanità territoriale inesistente e dello smantellamento di tutti gli ospedali napoletani, e se si riesce a garantire un minimo di assistenza sanitaria è solo grazie allo straordinario lavoro di medici e infermieri.
Un attacco frontale al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca al quale viene imputato il sovraffollamento dei pronto soccorso come conseguenza della sua programmazione.
Quello di oggi a Napoli è il quarto blitz che il ministro ha voluto compiere negli ospedali italiani. Dal raffronto con l'Umberto I di Roma il Cardarelli ne esce sicuramente vincente, almeno sotto il profilo dell'igiene.
“Si parla sempre male del Sud e di Napoli, invece il Cardarelli è una struttura ottima - ha detto la ministra - lo dobbiamo rivendicare. Personale bravissimo, struttura molto pulita. Sono stata all'umberto primo di roma e non c'è paragone, è molto più sporco. È Una struttura di qualità ma fa di più di quello che dovrebbe fare" ha aggiunto il ministro.
Al termine della visita al Cardarelli la Grillo, accompagnata dalla consigliera regionale e capogruppo dei Cinque Stelle Valeria Ciarambino, si è recata al Vecchio Pellegrini.
“Qui gli operatori lavorano in condizioni disumane” ha detto il ministro.
Il pronto soccorso del Pellegrini, completato solo pochi mesi fa, è diviso a metà: una parte è occupata dai posti letto della rianimazione perché il reparto è in ristrutturazione. Il radiografo vecchio di 20 anni è fuori uso e un nuovo radiografo digitale acquistato già da 3 anni non è stato ancora installato. In chirurgia mancano i gas medicali nonostante il direttore di presidio ne abbia fatto richiesta 1 anno fa.
Il ministro ha chiesto una relazione su queste questioni e ha chiesto l'immediata installazione del nuovo radiografo e la fornitura dei gas medicali.
La Grillo non è andata al San Giovanni Bosco come trapelato in un primo momento. L'ospedale negli ultimi mesi è stato al centro delle polemiche per la presenza di formiche in diversi reparti.