Campania, a rischio i fondi Ue: De Luca sotto accusa

Rabbia dei grillini in Regione: "Uffici nel caos grazie alle inutili riorganizzazioni"

(effe) - Che la politica del governatore De Luca avesse bisogno di un tagliando serio in molti lo andavano sostenendo in questi ultimi mesi. Troppi annunci e poche cose concrete effettivamente realizzate in questa lunga parentesi di di sua gestione della Regione Campania.

La sensazione è che non abbia inciso in nulla, se non nella cura (un vezzo che politicamente può farti cadere precipitevolissimevolmente) della sua persona e dell'immagine che di sé proietta nel paese.

La lettera che gli ha spedito il ministro De Vincenti, dominus del dicastero Mezzogiorno, è una sentenza inappellabile: sulla capacità di spesa dei fondi europei, grande cavallo di battaglia di De Luca nella sua campagna elettorale contro Caldoro, la Regione è – se mai si poteva – peggiorata. Nel giro di sette mesi o si mette mano a progetti attuabili per almeno 600 milioni di euro o tutto l'investimento che l'Ue ha appostato in bilancio nella voce “Campania” si dissolverà. Per l'attuazione dei piani di sviluppo regionali e per le politiche sociali De Luca è riuscito a mettere nero su bianco progetti per 103 milioni di euro. Pochi. Davvero pochi per il ministro De Vincenti che, già un anno fa, preoccupato dai ritardi che andavano mostrandosi nella capacità di spesa, aveva ammonito il governatore della Campania.

Il cartellino rosso ora è ufficiale e, con sette mesi di anticipo, tutti sono edotti della triste possibilità che vadano sprecati.

Immediate le reazioni politiche.

Scrivono i consiglieri regionali M5S Valeria Ciarambino, Michele Cammarano, Maria Muscarà e Vincenzo Viglione, tra l'altro firmatari di un’interrogazione a risposta orale sul rischio di disimpegno dei fondi europei.“Ci troviamo al cospetto del quasi annunciato fallimento di progetti inattuati con i fondi della programmazione 2007-2013, su cui c’è un’indagine della Corte dei Conti e il cui completamento finanziario avrebbe dovuto essere riprogrammato nel quadro 2014-2020, ma per i quali non emerge alcun grado di raggiungimento dei risultati”.

Secondo i grillini “la gestione dei fondi Ue non può non aver risentito del caos provocato dalle numerose e umorali variazioni dell’ordinamento regionale, e delle continue riorganizzazioni di uffici e competenze le cui conseguenze sono sfociate nel paradosso di depotenziare proprio gli uffici che si occupano della spesa dei fondi europei. E’ il caso, ad esempio, della Direzione generale Autorità di Gestione Fondo europeo di sviluppo regionale. E all'alto il rischio di perdere fondi, si sovrappone quello di un'inevitabile ricaduta in termini di qualità dei progetti per effetto di un’affannosa corsa a spendere. E’ evidente che manca una programmazione, conseguenza di scelte politiche scellerate e di una strategia affidata all’improvvisazione, le cui ricadute possono essere devastanti su tutti i segmenti produttivi di una regione con un tasso di disoccupazione tra i più alti in Europa. E’ paradossale che nei giorni scorsi De Luca si era industriato a copia-incollare la nostra denuncia sul rischio di perdere 370 milioni dalla programmazione del nuovo budget comunitario, salvo scoprire che proprio lui, forte del suo ingegno amministrativo, è riuscito quasi a perdere oltre 600 milioni”.