di Pierluigi Melillo
Sabino Cassese, 82 anni, ex giudice costituzionalista ed ex Ministro, torna sempre volentieri nella sua Irpinia. Lui non ha mai dimenticato le sue radici ad Atripalda, la cittadina sulle sponde del Sabato. Stando ai rumors che arrivano dai Palazzi romani potrebbe toccare a lui l'incarico esplorativo per la formazione del nuovo governo, specie se – come sembra probabile – dovesse fallire la missione affidata alla presidente del Senato Casellati. Cassese potrebbe essere l'uomo giusto per favorire la strada di una intesa tra Di Maio e democratici se non si arriverà a un patto di governo tra Cinque Stelle e centro destra.
Fico in pole. Lui, Cassese, ci crede poco, anche perché sembra in pole il presidente della Camera, il napoletano Roberto Fico per un pre incarico, ipotesi per niente temuta dal capo politico del Movimento, Luigi Di Maio. Lo stesso deputato napoletano, quando venne designato per la presidenza della Camera disse chiaramente: “Luigi sarà il nostro presidente del Consiglio”. Insomma se Salvini uscirà dalla partita per il governo, si andrebbe a un derby tutto campano tra Fico e Cassese per l'incarico esplorativo.
La teoria di Cassese. L'ex Ministro irpino non si tira indietro quando gli sollecitano un parere sulla ingarbugliatissima situazione che si vive nel Paese. “Siamo in un sistema tripolare: l'unica soluzione possibile – argomenta Cassese – è che due forze si accordino per fare un governo. Un precedente c'è. Ed è l'accordo di coalizione che ha dato un esecutivo alla Germania. Da quel modello si può partire, senza dubbio”.
Lunedì la svolta. Ma tra ultimatum e nuovi veti tra Di Maio e Berlusconi nei faccia a faccia a Palazzo Giustiniani, si va ormai verso il flop della missione esplorativa della presidente del Senato. Già lunedì Mattarella potrebbe archiviare l'asse M5S-centro destra e affidare un nuovo mandato per valutare altre ipotesi di accordo per il governo. Il Quirinale dovrebbe puntare su Fico ma Cassese resta una carta da giocare.