Passariello al contrattacco: "Non eletto per colpa di Fanpage"

L'esponente di Fratelli d'Italia annuncia querele e se la prende con l'indagine sui rifiuti

"Non sono stato eletto parlamentare per questa inchiesta". Luciano Passariello, consigliere regionale di Fratelli d'Italia, è stato candidato per il partito di Giorgia Meloni nell'uninominale di Napoli-Ponticelli e nel plurinominale di Napoli città, ma alla fine non è risultato eletto. Indagato nell'inchiesta sui rifiuti della Procura della Repubblica di Napoli, parallela a quella giornalistica di Fanpage, Passariello ammette che il suo coinvolgimento nelle indagini ha avuto ricadute sull'esito elettorale. "Non faccio il parlamentare per questo - ha sottolineato - è chiaro che l'inchiesta ha creato difficoltà". Parla di "macello mediatico che si è riversato sulla mia persona, sulla mia famiglia, sui miei figli. Sono stato distrutto. La gente ha pensato che io ero quello che nascondeva i rifiuti". "Millanta chi fa il mio nome", spiega nel corso di una conferenza stampa e a chi gli chiede cosa ha detto la leader del suo partito, Giorgia Meloni, risponde: "Ha visto i video e mi ha detto: 'Vai avanti'". Passariello parla di “fango” che lo ha travolto. E spiega: “Incontro tantissime persone nel corso della mia attività ma sono certo di non aver incontrato persone del settore rifiuti a cui fa riferimento l’inchiesta – ha spiegato – Ho già dichiarato che conosco il dottor Damiano, il dottor Di Domenico e Agostino Chiatto, un militante di partito che ha frequentato il mio ufficio come tanti altri”. L'esponente di Fratelli d'Italia non sembra intenzionato a chiudere qui il caso: “Sono un po’ arrabbiato perché queste cose mi accadono spesso, dico basta perché nei processi precedenti non ho denunciato nessuno ma da oggi in poi chiunque diffami lo denuncerò – ha concluso Passariello – E’ chiaro che alla fine di questa vicenda qualcuno dovrà pagare, mi riservo di denunciare tutti”.

pi.mel.