di Pierluigi Melillo
Non specula sullo scandalo dei rimborsi mancati che sta travolgendo il Movimento Cinque Stelle, ma Ciriaco De Mita affonda i colpi contro i grillini puntando sulla scarsa formazione politica del candidato premier, Luigi Di Maio. Lo definisce “un bambino, che non mi pare – argomenta l'ex premier – esca da Harvard o abbia pubblicato ricerche. Una persona che alla mia epoca non sarebbe stata candidata”. De Mita parla a Napoli (dove è atteso per sabato mattina Matteo Renzi) in un albergo della Ferrovia e tocca a lui chiudere la kermesse dal titolo “Tornano i popolari” ma anche chiarire il programma della lista Civica popolare-Lorenzin, che dopo il quattro marzo diventerà il nuovo partito popolare. A De Mita, però, questa campagna elettorale non piace: “Assistiamo alla recita di una ragazzino vestito da premier. Normalmente – aggiunge il leader riferendosi ancora a Di Maio – i presidenti arricchivano la testa, non il vestito. Mai vista una campagna elettorale come questa. Il punto è che non stiamo andando verso l'ingovernabilità perché già ci siamo”. De Mita ripercorre la sua storia politica che lo ha portato a ricoprire i ruoli istituzionali più importanti nel paese. E non può fare a meno di fare un parallelo tra l'esperienza vissuta in passato e la storia che si vive ora. "Di presidenti del Consiglio nella mia vita li ho visti tutti, di qualunque qualità e statura, ma qui ora il candidato presidente è un ragazzetto. Il grillismo della prima ora - continua De Mita - aveva una sua identità perché indicava una questione senza sapere risolverla. Oggi offrono solo uno spettacolo patetico". Sulla stessa linea dell'ex premier anche il nipote, Giuseppe candidato alla Camera nel collegio di Ariano Irpino: "I grillini rappresentano un movimento di destra che punta sulle paure della gente e le cavalcano".