Anche l'addio allo storico e politico Giuseppe Galasso diventa motivo di scontro politico. E alla fine il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, è costretto a uscire allo scoperto per smorzare un caso che stava montando sui social. Lo accusavano di non aver ricordato adeguatamente la figura dell'intellettuale napoletano che si è spento a 88 anni nella sua casa di Portici. ''Le polemiche che qualcuno ha pensato di fare in queste ore – ha chiarito De Magistris - sono solo nella testa e nel cuore di chi le ha fatte e sono state spazzate via da una giornata che ha visto tutti uniti. Purtroppo c'è qualcuno che ama creare per forza polemiche ma peggio per loro''. Il sindaco, nel sottolineare che ''le polemiche non fanno onore alla memoria di Galasso'', ha affermato che ''con la famiglia non c'è mai stata alcuna polemica così come non c'è stata assenza di partecipazione e di ricordo del Comune. Anzi - ha aggiunto - abbiamo tributato al professore gli onori massimi che si danno ai cittadini illustri della nostra città''. Al funerale laico presso i locali della Società di Storia Patria al Maschio Angioino anche il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca: "E' stato un grande Napoletano e meridionale, un grande uomo di cultura per il nostro paese – ha affermato De Luca - Galasso è stato un grande educatore, innanzitutto, e un grande intellettuale, esponente di quel mezzogiorno che dovremmo amare perché fatto di cultura, rigore di battaglia contro il pulcinellismo. E' stata una grande perdita. Galasso – ha concluso De Luca - ha testimoniato che la politica senza cultura e ragione non ha futuro”. A testimoniare il cordoglio per la scomparsa di Galasso c'erano l'assessore alla Cultura Nino Daniele e molti esponenti della società e della cultura napoletana, tra cui il rettore dell'Università di Napoli Federico II, Gaetano Manfredi, l'ex sindaco di Napoli, Antonio Bassolino, il deputato Arturo Scotto e l'ex ministro Paolo Cirino Pomicino.
pi.mel.