"Io mi candiderò nei collegi plurinominali e all'uninominale, nel mio territorio, perché questa è la nostra regola. Mi candiderò nella mia regione, a Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli. Non ci saranno scorciatoie, né pluricandidature, né paracadute come tutti gli altri stanno facendo. Siamo gli unici che selezioneranno in maniera democratica i listini bloccati, non come gli altri che fanno decidere alle segreterie". Lo ha detto il candidato premier di M5s, Luigi Di Maio, a "Un giorno da Pecora" su Rai Radio 1 dove ha ribadito che le primarie avverranno a giorni e subito dopo si conosceranno i candidati per i collegi uninominali e la squadra di governo che "sarà pronta a febbraio". "Nei prossimi giorni metteremo fuori i nomi per l'uninominale e saranno nomi interessanti. Quanto al governo io mi impegno a presentare la squadra prima del 4 marzo, ma non dico altro. Gli altri partiti non la faranno prima" ha affermato Di Maio che quanto alla rappresentanza di genere nell'eventuale esecutivo 5 Stelle ha detto "spero che possa essere rappresentata dal maggior numero di donne possibile". Ma l'esponente grillino ha lanciato la sfida anche sui vaccini. "Se il M5s andrà al governo - assicura Di Maio - cambierà la legge Lorenzin sull'obbligo dei vaccini. Noi faremo una legge sulla raccomandazione dei vaccini, noi siamo a favore della raccomandazione. Obbligo? Noi lo intendiamo come era prima del decreto Lorenzin». Immediata la replica su twitter della Ministra della Salute Beatrice Lorenzin. «Di Maio come Salvini: sui vaccini, come su tutto il resto, il populismo parla la stessa lingua. Gli italiani sapranno valutare la serietà dei programmi e delle persone. Avanti con il buon senso, avanti con CivicaPopolare! #vaccinocontroincompetenti», ha scritto la promotrice della lista Civica popolare.
pi.mel.