di Luciano Trapanese
La classifica dei sindaci dei capoluoghi campani più amati dai cittadini riserva qualche sorpresa. E delle sostanziali conferme.
De Magistris è ai vertici. Un significativo quarto posto. E per chi è chiamato ad amministrare una città difficile come Napoli, non è poco.
Non ha scalfito il muro del suo consenso personale la feroce polemica con Saviano. E neppure il perenne scontro con De Luca e Renzi. L'alberone di Natale ha sollevato critiche, ma anche riscosso successo di pubblico.
De Magistris si conferma popolare. Al di là dei meriti amministrativi (quelli sono sempre da verificare), dimostra di saper rappresentare una certa anima partenopea. I suoi detrattori lo hanno spesso definito Masaniello. Forse oggi, con establishment che suona come una parolaccia, quel paragone è quasi un complimento.
Un po' a sorpresa Enzo Napoli, sindaco di Salerno, affianca De Magistris al quarto posto. Per mesi è stato definito – dall'opposizione – una sorta di prestanome di De Luca. Evidentemente i salernitani la pensano diversamente. O meglio, vedono in lui quella continuità che lo fa indubbiamente associare all'ex sindaco, e proprio per questo ne apprezzano la gestione amministrativa. Un po' merito suo, dunque. Ma c'è pure la luce riflessa del governatore.
Sorprende anche la posizione di Mastella. Un buon decimo posto. Sorprende soprattutto perché è il sindaco di una città che ha appena dichiarato dissesto. Che a prescindere dalle responsabilità – che non possono essere ascritte a chi amministra da pochi mesi -, non rappresenta certo un bel biglietto da visita per l'opinione pubblica. Evidentemente il presenzialismo mastelliano, la vivacità nel gestire attività di governo e comunicazione, una certa sintonia con larghe fasce del suo elettorato, ne hanno decretato il buon risultato.
Una capacità che evidentemente è del tutto mancata al sindaco di Avellino, Paolo Foti. E' solo 80esimo in Italia. Nella parte bassa della classifica. Ultimo tra i sindaci dei capoluoghi campani.
Foti paga una strisciante crisi politico amministrativa, i troppi e stucchevoli cambi in giunta e una idiosincrasia totale con la comunicazione. Il rapporto con i cittadini più che difficile è assente. Un distacco che acuisce anche i problemi. In fondo paga per tutto. Anche per colpe del passato. E l'arroccarsi nel palazzo di certo non aiuta.
Il sindaco di Caserta, Carlo Marino, migliora nettamente i consensi (più 9 per cento). E si piazza nella parte alta della classifica dei sindaci più amati. Segno che a pochi mesi dalla sua elezione, i casertani apprezzano il suo operato.
Chiaro che la classifica non fa riferimento alla qualità della vita. Lì purtroppo le città campane sono in fondo alla lista. Da anni.